Capita a tutti di arrivare con qualche ritardo, ma alcuni vivono in una perenne ed inspiegabile condizione di rallentamento e posticipo temporale, su cui gli psicologi si arrovellano e scervellano da tempo. Misteri della psiche!
Trattasi di gente incapace di pianificare la giornata, che sottostima la durata necessaria a portare a termine qualsiasi azione. Gli esseri umani, da milioni di anni, si dividono tra chi aspetta e chi si fa aspettare, Godot seriali.
Una possibile causa è la tendenza al multitasking, ossia a distribuire l'attenzione su più compiti contemporaneamente anziché concentrarla su uno per volta, un atteggiamento detto policronico. Uno psicologo americano ha definito queste persone come Chronically Late Insane People (Clip): Persone disturbate da ritardo cronico.
C'è chi inizia a prepararsi con largo anticipo, ma è inutile, finisce poi sempre per arrivare in ritardo.
Tra le cause del ritardo c’è anche la difficoltà e il disagio nel cessare un’attività e iniziarne un’altra.. Del resto, Oscar Wilde disse che la puntualità è la ladra del tempo.
Io preferisco arrivare cinque minuti prima, che non dopo, mi pare una questione di rispetto e di cortesia verso chi ci sta attendendo. Si può sopportare un ritardo di pochi minuti, non oltre.
Nella mia scuola, per anni, ci sono state un paio di colleghe costantemente in ritardo, e gli altri dovevano badare a due classi, la propria e quella della ritardataria, dove i ragazzi soli facevano baccano. Questione di Clip.
Poi ci sono i ritardatari e ritardati politici e politologi, tutti PdC e PdR da tastiera, che stilano apologie, agiografie e panegirici in lode di o tremende filippiche contro tutti. Ma questa è un'altra storia, come ripete Lucarelli.
Franco Bifani
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