Dopo il via libera regionale del 23 febbraio, da lunedì primo marzo l’Emilia-Romagna impone l’applicazione di misure emergenziali per contrastare l’inquinamento dell’aria e rispondere alla condanna all’Italia da parte della Corte di Giustizia Europea.
La Regione ha chiesto a tutti i Comuni al di sotto dei 30.000 abitanti di adottare una specifica ordinanza per far entrare in vigore le limitazioni e le sanzioni, mettendo parallelamente sul piatto dal 2021 al 2023 quasi 37 milioni di euro all’anno per finanziare interventi e progetti contro smog e inquinanti.
“Con il via libera di tutte le forze politiche, senza nessun voto contrario, nella Commissione consiliare Sanità, Territorio e Ambiente – scrive la Regione – sono state approvate in Giunta le nuove misure che partono da subito”.
A partire da lunedì 1^ marzo e fino al 30 aprile
TRAFFICO: STOP VEICOLI EURO 0 ED EURO 1
Nel centro abitato di Fidenza non potranno circolare i veicoli privati euro 0 ed euro 1, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30. Si tratta di veicoli alimentati a benzina, o a gpl/benzina o metano/benzina EURO 0 e EURO 1 (non conformi alla direttiva 91/542/CEE St II e successive o alla direttiva 94/12/CE e successive); veicoli diesel EURO 0 ed EURO 1 (non conformi alla direttiva 94/12 CE e successive o alla direttiva 96/69 CE e successive); ciclomotori e motocicli EURO 0 e EURO 1 (non conformi alla direttiva 97/24/CE Cap. 5 fase II e successive o alla direttiva 2002/51 fase A).
Sono esentati dai limiti i possessori di un solo veicolo - regolarmente immatricolato e assicurato - per nucleo familiare, con Isee inferiore a 19mila euro, muniti di autocertificazione. Per verificare il rispetto delle misure di limitazione della circolazione, la Regione chiede ai Comuni di rafforzare i controlli.
Nel caso di Fidenza la quota fissata è di 300 l’anno. Sono esclusi dal divieto di circolazione i seguenti itinerari stradali per raggiungere i seguenti parcheggi scambiatori: il tratto che dallo svincolo intermedio della tangenziale nord raggiunge il Marconi Park (primo tratto di Via Spiessens); la viabilità sud di Fidenza per raggiungere il parcheggio del polo ospedaliero di Vaio. Sul sito del Comune sono consultabili tutte le deroghe per categorie e casi speciali.
RISCALDAMENTO
Per quanto riguarda il riscaldamento, è vietato da subito utilizzare nei comuni sotto i 300 metri generatori di calore domestici (stufe, caminetti, ecc.) alimentati a biomassa legnosa ad alto impatto emissivo sotto la certificazione a 4 stelle e l’obbligo di ridurre la temperatura di almeno 1 grado fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali e fino a massimo 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali.
La misura non si applica a ospedali e case di cura, scuole e luoghi che ospitano attività sportive. Per chi scalda col pellet, dal 1 ottobre 2018 è obbligatorio utilizzare, nei generatori di calore a pellet di potenza termica nominale inferiore ai 35 Kw, pellet di classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2 da parte di un Organismo di certificazione.
ABBRUCIAMENTI
Fino al al 30 aprile sono vietati gli abbruciamenti dei residui vegetali, agricoli o forestali in tutti i comuni di pianura. Le misure emergenziali non permettono deroghe al proprietario o dal possessore del terreno
AGRICOLTURA E ALLEVAMENTI
In tutti i comuni di pianura, con le misure emergenziali dal 1° marzo al 30 aprile è vietato lo spandimento dei liquami zootecnici senza interramento immediato o iniezione diretta al suolo. Sono fatte salve le deroghe per sopraggiunto limite di stoccaggio, verificato dall’autorità competente al controllo.
CENTRALINE DAL BASSO PER LA QUALITÀ DELL’ARIA
Grazie ad un progetto nato al Tavolo Ambiente comunale, Fidenza ha una ricca banca dati degli ultimi 18 mesi. Pm10, pm 2.5 e umidità dell’aria sono monitorati, infatti, da 30 centraline per la qualità dell’aria, distribuite a cittadini, scuole e uffici pubblici. Strumenti low cost ma di alta qualità (con specifiche Arpa) basate su una tecnologia e una piattaforma messe a punto dall’Università di Stoccarda.
SE L’ARIA DOVESSE MIGLIORARE
In caso di miglioramento della qualità dell’aria, con il via libera di Arpae torneranno misure meno stringenti (strutturali) che prevedono: per il riscaldamento la possibilità di usare stufe, camini ecc. anche di classe 3 stelle (almeno).
Per l’abbruciamento sarà possibile la deroga per bruciare sul posto, in piccoli cumuli non superiori a tre metri steri (metri cubi) per ettaro al giorno, per soli due giorni, nelle zone non raggiunte dalla viabilità ordinaria e a condizione che non ci sia rischio di grave pericolosità per gli incendi boschivi.
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