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martedì 5 agosto 2008

La demolizione di Palazzo Panini


"Si tratta di una palazzina di inizio Novecento pregevole esempio di architettura signorile dell'epoca, inserita in un contesto caratterizzato dalla presenza di altre costruzioni analoghe, significative, di questo periodo storico e la cui ben definita identità architettonica e urbanistica. va assolutamente garantita. Questa villa, insieme alle altre cui si è accennato, e al cosiddetto "casermone" (edificio di edilizia popolare risalente al 1911) è parte integrante di un ben equilibrato sistema di verde, pubblico e privato,incentrato attorno al parco delle Rimembranze inaugurato nel 1925 dal Re Vittorio Emanuele III. Temiamo che il ventilato intervento si aggiunga alla lunga serie di manomissioni che ha talvolta,più o meno gravemente, alterato la fisionomia dell'intero comparto, con ristrutturazioni in contrasto con le architetture originali
Comunicato Italia Nostra

5 commenti:

  1. Ho scoperto della demolizione oggi a cose fatte e penso proprio che sia stato un episodio di arroganza e ignoranza colossali. Sono rimasto veramente sconvolto!
    Ciao Marco

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  2. Ma quale arroganza! Sono 15 anni che tutti sanno che poteva essere demolita.
    Dal punto di vista della composizione architettonica quell'edificio era anche fuori scala e in più punti non proporzionata.
    Il bello e la memoria sono tutta un'altra cosa.

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  3. Chissà come mai adesso sono tutti nei guai, leggetevi questo articolo tratto dal Giornale :
    Per raccontare su Il Giornale la demolizione di palazzo Panini,in un
    articolo apparso ieri,Vittorio Sgarbi usa un titolo assai eloquente:
    «Quando le ruspe e l’ignoranza fanno scempio».E nell’articolo,il
    noto critico d’arte,non si risparmia nell’esprimere tutto il suo rammarico:
    «Quest’estate niente raggiunge,se non i bombardamenti in
    Georgia e in Ossezia,la gratuita violenza della distruzione avvenuta
    nella già civile Fidenza di una palazzina liberty che avrebbe tentato
    di compiere cento anni.Il 4 agosto nonostante le proteste di Italia
    Nostra e l’ordinanza della Soprintendenza che imponeva la sospensione
    dei lavori (lavori?! Pura distruzione in realtà) si perfezionava
    l’abbattimento di casa Panini,giudiziosa e armoniosa architettura
    liberty.Vedere ora le macerie con i fregi floreali amplifica la
    portata del delitto per cui probabilmente nessuno andrà in carcere.
    Eppure la Soprintendenza aveva avvisato in tempo utile a evitare la
    catastrofe il laureato Alberto Gilioli,dirigente del Comune di Fidenza,
    in fatto e in diritto dipendente del sindaco Giuseppe Cerri e del
    vice Paolo Antonini (che come si diceva ai tempi di Tangentopoli
    non potevano non sapere) e a Enrico Montanari,amministratore
    della società proprietaria.Il minimo che si può dire è che questi signori
    hanno fatto cattive scuole e ignorano un’epoca e uno stile
    che corrispondono agli amatissimi poeti sui cui testi siamo stati
    educati.La palazzina Panini è dello stesso tempo di Pascoli e D’Annunzio.
    Per quali ragioni un edificio sano e solido dovrebbe essere
    abbattuto per sostituirlo con l’orrore di una speculazione edilizia? ».

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  4. WHAT A DISGRACE.
    WHAT A TRAGEDY.
    THE WORLD EXPECTS LITTLE FROM ITALY'S
    ARROGANT,IGNORANT,INDIFFERENT,SELF SERVING,
    CORRUPT POLITICIANS AND EQUALLY PATHETIC,
    SUPERFICIAL CITICENS WHO LACK DIGNITY AND
    PRIDE FOR THEIR ARTISTIC CULTURAL PATRIMONY.

    THIS ATTITUDE BY ITALIANS TOWARDS ITS CULTURAL HERITAGE DOES MORE DAMAGE TO ITALY'S IMAGE IN THE WORLD THAN ITALIANS CAN COMPREHEND.

    ITALIANS ARE SLOWLY DISTROYING THROUGH CARELESSNESS AND CORRUPTION THE VERY THINGS THAT HAVE MADE THEM AND THEIR COUNTRY ADMIRED AND ENVIED IN THE WORLD.

    IT WILL BE TOO LATE FOR ITALY TO REGAIN ITS POSITION ON THE WORLD STAGE AS A NATION WHICH IS CAPABLE OF SYNONYMOUS WITH ART AND BEAUTY.

    THIS INSENSITIVITY,INDIFFERENCE AND LACK OF VISION IS SLOWLY DESTROYING THE COUNTRY.

    ITALIANS MUST ACT NOW!

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  5. Tutta la storia borghigiana si erge su macerie, e non soltanto quelle provocate dai bombardamenti dell'ultimo conflitto. Senza andare tanto indietro nel tempo, basti pensare all'abbattimento della nostra Rocca.

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