Le cifre fornite dall'Anec, la principale associazione degli esercenti, parlano chiaro: negli ultimi cinque anni hanno chiuso i battenti 316 cinema di tipo tradizionale. E a pagare lo scotto maggiore sono soprattutto le sale nelle principali città: lO in meno a Firenze, 9 a Milano, Napoli, Bologna e Roma, 6 in meno a Torino, 5 a Palermo. Tra le regioni più colpite dalle chiusure l'Emilia Romagna con 82 cinema monosala persi, seguita dalla Toscana (44) e dalla Lombardia (41). E a dimostrazione che il primo responsabile della loro scomparsa è l'avvento del multiplex, sono proprio queste le regioni italiane che hanno fatto registrare il maggior numero di nuovi cinema multisala: 195 schermi in più in Lombardia negli ultimi cinque anni, 81 sia in Toscana che in Emilia-Romagna.
Un inchiesta del quotidiano "La Repubblica" pubblicata il 1O ottobre u.s. fa suonare il campanello d'allarme. E gli addetti ai lavori confermano la tendenza in atto. "L'esercizio italiano si è sviluppato frazionalmente" osserva Paolo Protti, presidente dell'Anec, "è utile che si costruiscano nuove strutture ma bisognerebbe garantire la sopravvivenza di quelle già esistenti, perchè quando una sala chiude non tutti i suoi frequentatori sono disposti a trasferirsi nei multiplex. Per non parlare poi del mancato stanziamento per il fondo in favore degli esercenti: il debito pregresso dello Stato è di circa lO milioni di euro. È vergognoso, dal punto di vista etico e morale, che non si rispettino le leggi esistenti. Per sostenere il settore servirebbero tra i 16 e i 18 milioni di euro l'anno ".
Interessante il caso di Bologna, la prima città italiana che, preoccupata "per le chiusure, ha deciso di correre ai ripari con la firma di un protocollo tra Comune e Anec, il primo di questo tipo in Italia, per tutelare e promuovere i cinema monosala sia nel centro storico sia in periferia. Tra le norme previste ci sono misure di agevolazione fiscale in favore dei gestori e vantaggi per il pubblico in termini di mobilità gli spettatori potranno entrare nella zona a traffico limitato e avranno tariffe speciali per la sosta e in alcuni parcheggi.
"È un iniziativa che mi piace" osserva Giuseppe Tornatore "e spero che altre città seguano l'esempio di Bologna mettendo in piedi altre misure. È certo, però, che per contrastare lo strapotere dei multiplex le sale tradizionali devono anche migliorare la qualità del suono e dell'immagine, perchè il pubblico oggi è più esigente. La difesa del cinema tradizionale è un tema che per me è sempre stato importante: la chiusura del cinema di Bagheria, il luogo della mia infanzia e adolescenza, fu la scintilla che mi convinse a fare "Nuovo cinema Paradiso". E anche il cinema Cristallo, unico locale sopravvissuto a Fidenza, rischia di chiudere i battenti. L'anno prossimo infatti sarà pronta la nuova multisala nella zona dell'outlet: faremo di tutto per salvare la qualità del cinema d'autore e la sua memoria storica, ma nello stesso tempo lanciamo un appello perchè cittadini e istituzioni ci aiutino in questa difficile impresa.
(m.f.)
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