Il nuovo quartiere, che si aggiunge alla straordinaria offerta residenziale cittadina, prevede una popolazione residente di circa milleduecento persone e si localizza nella zona sud-ovest di Fidenza, tra il quartiere Frati e gli ultimi campi prima dell'ospedale di Vaio quasi a bilanciare il peso urbanistico rappresentato dal quartiere di Villa Ferro a sud-est della città. Caratteristica di questo insediamento, perlomeno in sede deliberativa, è l'attenzione all'ecologia che raggiunge il culmine nella Centrale di cogenerazione definita nella delibera comunale il "vero cuore energetico del comparto".
L'alimentazione della centrale previede l’utilizzo di combustibili di materiali legnosi vergini e viene così spiegata nella deliber: "In tal modo l’impianto potrà dare risposta alle raccolte di potature ed agli abbattimenti arborei sul patrimonio pubblico comunale di Fidenza ma anche di altri Comuni, a partire dalle “Terre Verdiane”, ma rappresenterà soprattutto la possibilità di nuove produzioni agricole legate alla piantumazione di nuovi boschi in pianura per la produzione di biomassa che consentirebbero tra l’altro la creazione di nuovi corridoi ambientali, il miglioramento architettonico del paesaggio rurale, l’attivazione della filiera Legno – Energia ed il miglioramento della qualità dell’aria e del suolo oltre a nuove opportunità produttive e di lavoro per il settore agricolo." Come si vede una riserva di combustibile è stata anticipata dalla potatura integrale di alberi anche secolari attuata in questi ultimi anni ma alla fine il bilancio sarà in attivo secondo l'equazione "un taglio oggi una pianta domani. Ma le cose possono non essere così semplici e mettiamo a confronto i diversi pareri.
L'alimentazione della centrale previede l’utilizzo di combustibili di materiali legnosi vergini e viene così spiegata nella deliber: "In tal modo l’impianto potrà dare risposta alle raccolte di potature ed agli abbattimenti arborei sul patrimonio pubblico comunale di Fidenza ma anche di altri Comuni, a partire dalle “Terre Verdiane”, ma rappresenterà soprattutto la possibilità di nuove produzioni agricole legate alla piantumazione di nuovi boschi in pianura per la produzione di biomassa che consentirebbero tra l’altro la creazione di nuovi corridoi ambientali, il miglioramento architettonico del paesaggio rurale, l’attivazione della filiera Legno – Energia ed il miglioramento della qualità dell’aria e del suolo oltre a nuove opportunità produttive e di lavoro per il settore agricolo." Come si vede una riserva di combustibile è stata anticipata dalla potatura integrale di alberi anche secolari attuata in questi ultimi anni ma alla fine il bilancio sarà in attivo secondo l'equazione "un taglio oggi una pianta domani. Ma le cose possono non essere così semplici e mettiamo a confronto i diversi pareri.
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