Sono iniziati in questi giorni i lavori relativi ad un intervento di difesa del suolo che interessa il torrente Stirone nel tratto a valle del ponte ferroviario della linea Milano- Bologna. Il costo complessivo ammonta a un milione e 150mila euro ed è finanziato dal Ministero per l’Ambiente. Obiettivo dichiarato "è quello di mettere in sicurezza gli argini con azioni di consolidamento delle sponde minacciate dalla continua erosione in diversi punti nel tratto a nord di Fidenza fino all’abitato di Soragna.
Tale rischio è tanto maggiore per la vicinanza di numerosi insediamenti residenziali e produttivi – spiega l’assessore provinciale alla Difesa del suolo". Per l’intervento sullo Stirone, della durata di un anno, l'Amministrazione Provinciale parla di "realizzazione di tratti di scogliere, per circa 600 metri, utilizzando tecniche di ingegneria naturalistica, integrabili nel contesto naturalistico e paesaggistico del corso d’acqua, e la ripresa di alcuni tratti delle sommità arginali consentirà di aumentare il grado di sicurezza idraulica del territorio".
Tale rischio è tanto maggiore per la vicinanza di numerosi insediamenti residenziali e produttivi – spiega l’assessore provinciale alla Difesa del suolo". Per l’intervento sullo Stirone, della durata di un anno, l'Amministrazione Provinciale parla di "realizzazione di tratti di scogliere, per circa 600 metri, utilizzando tecniche di ingegneria naturalistica, integrabili nel contesto naturalistico e paesaggistico del corso d’acqua, e la ripresa di alcuni tratti delle sommità arginali consentirà di aumentare il grado di sicurezza idraulica del territorio".
Si tratta quindi di un intervento che esclude il tratto di torrente a sud del ponte ferroviario che presenta i maggiori problemi di degrado e di sicurezza. Questo ha sollevato osservazioni da parte dei proprietari delle aree limitrofe al torrente nella zona urbana, le osservazioni sono state poi riprese dal consigliere provinciale M. Pedroni con una interrogazione in Provincia.
L'intervento attuale nasce nell’ambito del Secondo Piano Strategico Nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, definito e attivato con decreto del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. DEC/DDS/2007/1081 del 26 novembre 2007, in cui venivano concessi al Comune di Fidenza i finanziamenti relativi a due interventi:
1.realizzazione di lavori di ripristino delle sezioni di deflusso in tratti saltuari del Torrente Stirone nel tratto compreso tra l’abitato di Fidenza e la foce nel fiume Taro – Fidenza e Soragna - ammontante a € 350.000,00;
2.realizzazione di lavori di adeguamento e consolidamento del sistema arginale Torrente Stirone - ammontante € 800.000,00.
La natura intercomunale degli interventi è stata poi utilizzata per giustificare il trasferimento della competenza dal Comune di Fidenza, originariamente destinatario del finanziamento, all'Amministrazione Provinciale che, dopo alcune incertezze procedurali, in data 23 aprile 2009 con deliberazione della Giunta Provinciale N. 380/2009 si è definitivamente appropriata sia del finanziamento ministeriale sia della paternità dell'iniziativa e della definizione del progetto.
Risultato: le aree d'intervento, partorite con riferimento al "tavolo tecnico con Regione, Aipo, Consorzi di Bonifica, Comuni, finalizzato a condividere le informazioni, definire una dettagliata mappa dei rischi e la programmazione attraverso la definizione delle priorità sulle quali far convergere tutti i finanziamenti pubblici”, non comprendono il tratto urbano del torrente Stirone di particolare interesse per la città e per l'ente gestore del Parco dello Stirone dato che l'area fa parte del parco.
Non sembra poi abbia trovato soluzione nel progetto la sistemazione della zona del guado della Granella a valle del ponte ferroviario Fidenza-Cremona. In questa zona peraltro è stato dato il via ufficiale ai lavori.
Ciò che resta del guado della Granella
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