Una mitragliata di immagini di Marco Cavallini ci portano alla galleria a cielo aperto di Via Marconi. I murales, che in altre situazioni, possono sembrare atto vandalico e deturpante qui trovano una dimensione diversa. Possono essere letti come la prima risposta emotiva ad una situazione degradata che prima l'industria ha creato e che poi la burocrazia non riesce a risolvere con stanziamenti che vanno e vengono.
La qualità dei graffiti o murales non è sempre buona e le impressioni non sono sempre gradevoli, ma sotto c'è una volontà di comunicare non inquinata dalla monetizzazione del prodotto come avviene invece alle aste milionarie.
A differenza del prodotto dell'arte moderna sempre più alla ricerca dell'effetto che può stupire ma non comunicare, dello scandalo o dell'apparente trasgressione ma non della bellezza, qui almeno c'è spontaneità e gratuità.
vogliamo piu spazi per esprimerci...per poter dipingere...
RispondiElimina...anche per evitare che i soliti vandali continuino a scrivere sulle case del centro della citta' i