Lasciamo alla cronaca dei giornali la descrizione dei fatti che hanno interessato Vicolo Zuccheri in queste notti di novembre 2009, possiamo trovarli sui quotidiani, sul web sia la notizia che il commento de "Il Giornale di Fidenza" . Vicolo Zuccheri, l'antico Borgo degli Ebrei oggi è un corto vicolo da una parte chiuso dai muri anonimi della Cassa di Risparmio e delle rimesse di Palazzo Gonzaga, dall'altra da un paio di edifici. Sbuca nel vicolo la galleria che parte da Via Berenini ed è incorporata nel grosso palazzo che ha rotto il fronte degli edifici che caratterizzavano appunto la centralissima via Berenini. Vittima anche la sala da ballo de "Il Moderno", ritrovo storico domenicale sino agli anni cinquanta. La costruzione ha interessato anche parte di Via Gramsci creandovi un altro accesso alla galleria ed in poco tempo è stata completata la massificazione dell'intero isolato. La galleria pensata come opportunità di tipo commerciale in realtà non è decollata come tale e si è dimostrata inutile nella sua funzione di passaggio, il altre parole un luogo brutto, galleria lunga e bassa priva di una illuminazione decente, e in gran parte degradato. E' il destino delle gallerie, frutto di speculazioni spesso sbagliate, quando non assumono una separata identità architettonica. Il posizionamento di gallerie urbane in luoghi di limitata o nulla frequentazione presenta inoltre problemi di sicurezza da non sottovalutare, problemi che potranno anche emergere nella zona pedonale dei Nuovi Terragli in relazione ai vari passaggi interni ed ai tortuosi percorsi esterni. Altra galleria, ancora non agibile, è stata prevista in Piazza Duomo incorporata nel palazzo che ha rimpiazzato Palazzo Bellotti.
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