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lunedì 18 maggio 2009

I candidati sindaco si confrontano


Commento all'articolo apparso su La Gazzetta di Parma il17 maggio 2009

Con sfumature diverse i candidati sono cauti, troppo cauti: la paura di perdere voti prevale sulla ricerca di consensi e poi ci sono, ci saranno, equilibri da rispettare e, l'ultima amministrazione ne è la dimostrazione, le poltrone e gli assessorati non li assegna il sindaco. Questo spiega la compattezza degli schieramenti fin dalla prima tornata elettorale che, nel caso della sinistra non si è raggiunta su un programma, che ancora non c'è, ma sul nome del candidato.
In questa situazione solo i più addentro alla politica possono capire i bizantinismi elettorali ma la loro chiave di lettura non sempre è per la città.
Tentiamo di valutare partendo da alcuni temi importanti:
1- rispetto del territorio: la tangenziale sud è dato per scontato che si farà, che sia indispensabile per la viabilità è dato per scontato ma non lo è, ci sono alternative? non vale la pena di pensarci in barba al PSC da predisporre?.
2- rispetto del territorio: il Polo di Bastelli. Il candidato Giuseppe Cerri implicitamente lo accantona, il candidato Mario Cantini in altre occasioni è stato critico, il candidato sindaco Enrico Montanari deve dichiararsi visto che nella sua composita coalizione c'è chi rifiuta il progetto ma anche chi lo ha promosso ed ha comprato, con soldi pubblici, un Premio per sostenerlo.
3- piano di sviluppo comunale: tutti ne riconoscono l'importanza, e che altro potevano fare?, e promettono di far partecipare i cittadini alle scelte. Resta da conoscere con quali strumenti verrà gestita la partecipazione: in modo formale e contraddittorio come la defunta Agenda 21? ascoltando separatamente i portatori di interessi per ottenerne il consenso mediandone gli appetiti? attraverso un ascolto buonista della cittadinanza per poi spacciare le scelte come condivise? Sia il candidato Mario Cantini che il candidato Enrico Montanari dichiarano di assumersi l'assessorato all'urbanistica, Il candidato Giuseppe Cerri deve esprimersi. Il candidato Enrico Montanari dovrebbe tuttavia dirci qualcosa di più visto che il principale partito che lo sostiene è responsabile insieme all'attuale UTC, emanazione di una certa sinistra, dell'insensata politica urbanistica degli ultimi dieci anni (o sessanta?). Una parola del candidato sindaco Enrico Montanari sul passato forse è opportuna per capire il futuro. Su quanto dice i candidato sindaco Giuseppe Cerri mi permetto di dissentire, mi riferisco, con riferimento al PSC, alla frase: Non si è però rimasti fermi: avevamo dato agli uffici interni l'incarico di un'indagine, conoscitiva, con risorse ingenti messe a disposizione, cosa ha prodotto questa operazione oltre allo svuotamento della cassa comunale con l'affidamento di incarichi sospetti?
E qui finisce senza grosse novità il confronto tra i candidati sindaci se non fosse per una inaspettata sortita del candidato sindaco Enrico Montanari che dice: Lancerò una proposta: un parcheggio sotterraneo nella piazza del mercato, a servizio del centro. Proposta che viene precisata il giorno successivo con un comunicato elettorale (vedi sotto) in cui dopo alcune promesse elettorali si dice: in pieno centro, attueremo come previsto anche il parcheggio interrato al Foro Boario, e realizzeremo in collaborazione con i privati anche un parcheggio sotterraneo nell'area del Mercato, nella parte sul del centro città. Questo garantirà più opportunità di accesso al centro, da qualsiasi parte si provenga, e minor intasamento delle nostre strade.
In poche parole verrà distrutto non solo un luogo simbolo della città, che il candidato sindaco non dimostra di non conoscere, ma anche uno l'unico spazio verde rimasto in una città dai giardini fioriti.
E' la politica della carota, un'ora di parcheggio gratis nelle righe blu, destinate a sparire, e un parcheggio a pagamento al posto di un parco esistente, al diavolo la partecipazione quando basta ascoltare il partito del cemento.

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