Quest’anno, in occasione della Giornata della Memoria, la Media “Zani” ricorderà Ettore Ponzi, artista fidentino detenuto nel campo di concentramento di Wietzendorf. Il 27 gennaio prossimo, infatti, la Zani organizzerà, un incontro dal titolo “Arte e memoria nella figura di Ettore Ponzi”, presso l’Auditorio San Michele, alle ore 10.30, rivolto a 200 alunni delle classi terze per poter ascoltare in dal vivo la testimonianza di Ambrogio Ponzi, che ci parlerà del padre Ettore e della sua esperienza di internato militare. Alla manifestazione saranno presenti anche il preside Mesolella, la prof.ssa Lipia, referente del progetto e l’assessore alla P. I. di Fidenza Lina Callegari. Un’occasione unica per gli studenti quella di poter ascoltare una testimonianza così importante com’è quella su Ettore Ponzi che coniuga la Giornata della memoria con l’arte. Ettore Ponzi è nato a Borgo S. Donnino il 26 ottobre 1908. Le condizioni economiche non gli hanno permesso di seguire studi regolari e ha dovuto ben presto trovare un'occupazione. Tuttavia si è sempre applicato con passione al disegno ed alla pittura e nel 1925 ha allestito una prima mostra nel laboratorio in cui lavorava come elettricista, in via Gramsci a Fidenza.
Al ritorno dal servizio militare, nel 1930, ha frequentato l'Istituto d'Arte Paolo Toschi di Parma diplomandosi nel 1934. Richiamato alle armi ed inviato in Albania il 5/1/1941, è rimasto nei Balcani, partecipando alle operazioni militari sino all'8/9/1943 ottenendo una prima Croce al Merito. Di questo periodo si conservano numerose opere di pittura: paesaggi albanesi, ritratti e scene di vita. L'8 settembre 1943 era a Berat (Albania) e per quattro mesi ha vissuto braccato sui monti nella condizione di Partigiano all'Estero. Il 31 dicembre, catturato dai lealisti filogermanici è stato consegnato ai tedeschi ad Elbasan. Il 30 gennaio 1944 è stato ricoverato all'ospedale del lager di Semlin di Belgrado per dolori al polmone sinistro e febbre alta. E' stato dimesso nel marzo dello stesso anno ed imbarcato su una nave ospedale diretta a Vienna lungo il Danubio, per essere poi internato trasferito nel campo di concentramento di Wietzendorf . Per questa sua esperienza d'Internato Militare gli sarà poi conferita una seconda Croce al Merito. Circa 40 disegni ed acquerelli realizzati dentro il lager ne documentano la realtà quotidiana. È rientrato in Italia nell'Agosto del 1945, trovando Fidenza sconvolta dai bombardamenti aerei che avevano completamente distrutto la sua casa. Ha trovato sistemazione con la famiglia in un palazzo diroccato prospiciente l'abside del Duomo. Tra il 1945 ed il 1952 la sua pittura ha immortalato quel paesaggio fatto di muri sbrecciati, di terreno martoriato dalle bombe e di macerie. Ponzi ha insegnato alle scuole medie di Piacenza, Fiorenzuola, Salsomaggiore e Fidenza. E’ stato insignito nel 1983 del titolo di Commendatore dell'Ordine Pontificio di San Gregorio Magno. Ha proseguito l'attività artistica fino ad un anno prima della morte avvenuta il 31 gennaio del 1992 ed è sepolto nel cimitero di Fidenza.
Al ritorno dal servizio militare, nel 1930, ha frequentato l'Istituto d'Arte Paolo Toschi di Parma diplomandosi nel 1934. Richiamato alle armi ed inviato in Albania il 5/1/1941, è rimasto nei Balcani, partecipando alle operazioni militari sino all'8/9/1943 ottenendo una prima Croce al Merito. Di questo periodo si conservano numerose opere di pittura: paesaggi albanesi, ritratti e scene di vita. L'8 settembre 1943 era a Berat (Albania) e per quattro mesi ha vissuto braccato sui monti nella condizione di Partigiano all'Estero. Il 31 dicembre, catturato dai lealisti filogermanici è stato consegnato ai tedeschi ad Elbasan. Il 30 gennaio 1944 è stato ricoverato all'ospedale del lager di Semlin di Belgrado per dolori al polmone sinistro e febbre alta. E' stato dimesso nel marzo dello stesso anno ed imbarcato su una nave ospedale diretta a Vienna lungo il Danubio, per essere poi internato trasferito nel campo di concentramento di Wietzendorf . Per questa sua esperienza d'Internato Militare gli sarà poi conferita una seconda Croce al Merito. Circa 40 disegni ed acquerelli realizzati dentro il lager ne documentano la realtà quotidiana. È rientrato in Italia nell'Agosto del 1945, trovando Fidenza sconvolta dai bombardamenti aerei che avevano completamente distrutto la sua casa. Ha trovato sistemazione con la famiglia in un palazzo diroccato prospiciente l'abside del Duomo. Tra il 1945 ed il 1952 la sua pittura ha immortalato quel paesaggio fatto di muri sbrecciati, di terreno martoriato dalle bombe e di macerie. Ponzi ha insegnato alle scuole medie di Piacenza, Fiorenzuola, Salsomaggiore e Fidenza. E’ stato insignito nel 1983 del titolo di Commendatore dell'Ordine Pontificio di San Gregorio Magno. Ha proseguito l'attività artistica fino ad un anno prima della morte avvenuta il 31 gennaio del 1992 ed è sepolto nel cimitero di Fidenza.
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