martedì 14 settembre 2010

La planimetria del Duomo di Fidenza: scuola ed Italia Nostra.

La planimetria del Duomo di Fidenza che qui presentiamo, è frutto di un lavoro di gruppo eseguito dalla “terza A" e dalla “quarta B» della sezione “geometri" dell'Istituto Tecnico ”L. Paciolo" di Fidenza, guidato dal prof. Alberto Allegri, nell'anno scolastico 1972-73. Il prof. Allegri, membro della sezione fidentina di Italia Nostra, ha portato gli studenti a contatto di un insigne monumento del romanico emiliano per una verifica e presa di coscienza.
L'esperienza nuova e complessa ha lasciato nell'animo degli studenti più sensibili una certa soddisfazione: «sotto la guida del prof. Alberto abbiamo fatto un lavoro che francamente ci sembra più che soddisfacente .... " scrive Giordano F.  
Il risultato frutto di un rilievo accurato e preciso è un altro contributo alla conoscenza della chiesa di S. Donnina che non finisce mai di sorprendere e di meravigliare.
La pianta del Duomo è tutta una composizione geometrica non rigidamente perfetta, ma con notevoli deformazioni asimmetriche.
Essa è composta da tre navate longitudinali e da un santuario molto profondo con cripta. La navata centrale ha la larghezza doppia delle minori e campate lunghe quanto larghe, cioè quadrate; ad ogni campata della navata centrale, ne corrispondono due in ciascuna delle navatelle.
Una cosa importante da rilevare è la divergenza dei muri perimetrali e al contrario la convergenza dei pilastri interni. Ci sembra che l'architettura assuma all'esterno un senso di dilatazione e all'interno di profondità.
La facciata converge verso l'asse mediano tanto da essere come divisa in due parti. I leoni stilofori sono perpendicolari ai rispettivi lati della facciata, sottolineandone la particolare convergenza.
La difficoltà maggiore incontrata nel corso dei lavori di rilievo fu quella di rapportare le misure attuali con quelle del sec. XIII.
Le misure complessive dell'edificio sono: lunghezza m. 54 e larghezza m. 31,50.
La pianta più nota fino ad ora del Duomo di Fidenza è quella disegnata da G. B. Astolfi nel secolo scorso. Una variante più recente è rappresentata dalla planimetria pubblicata nel 1952 da G. Francovic che, date le ridotte dimensioni, risulta però di difficile lettura e annulla i particolari.
Queste due planimetrie sono state più volte riprese e riprodotte dai vari studiosi che si sono interessati al Duomo di Fidenza e che qui è inutile citare.
La pianta che presentiamo dunque offre un contributo originale, più accurato e scientifico delle precedenti.
Classi III A e IV B dell'Istituto Tecnico “L. Paciolo"
Si ringraziano il Preside dell'Istituto prof. Ferdinando Menozzi, il prof. Bernardo Degiovanni, il prof. Enrico Corradini e gli studenti che hanno partecipato alla ricerca: .
Classe III A: Alfieri Emanuela, Andresani Giorgio, Barchielli Mariano, Bertolazzi Ivana, Calle Vincenzo, Cammi Marta, Cantarelli Maurizio, Baruffaldi Antonio, Capelli Pierluigi, Ertiani Donatella, Ferri Mau ro, Melloni Filippo, Ferrari Giordano, Morsia Attilio, Piacentini Daniele, Ramelli Patrizia, Rizzi Antonella, Rubini Luigi, Sesenna Giovanni, Trabucchi Massimo, Valentini Antonella, Visconti Claudio, Zanotti Luigi, Zerbini Anna, Ziliotti Paolo, Alfieri Paolo.
Classe IV B: Annoni Maurizio, Bernardelii Giuseppe, Brianti Giampaolo, Ferrari Corrado, Ghezzi Gianfranco, Merusi Ferdinando, Moschini Graziano, Robuschi Stefano, Torrembini Vittorio, Moschini Corrado.

Planimetria e commento ripreso dalla rivista della Sezione di Fidenza di Italia Nostra "Proposta" del maggio 1973.

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