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giovedì 28 gennaio 2016

Giorno della Memoria: non una commemorazione ma un allarme.

Fidenza ha celebrato, mercoledì 27 gennaio, il Giorno della Memoria con un consiglio comunale straordinario al Ridotto del Teatro Magnani.
Il Presidente del Consiglio comunale, Amedeo Tosi, ha introdotto l'incontro in una sala che si è progressivamente riempita nei suoi 50 posti. 

Tra il pubblico alcuni consiglieri comunali, assenti praticamente le associazioni combattentistiche, l'associazione partigiani e le associazioni del volontariato.  


All'introduzione di Amedeo Tosi è seguita la lettura in forma dialogata di brani da parte di alcuni studenti del Liceo classico “D'Annunzio” di Fidenza accompagnati dal prof. Cremona. Hanno proposto anche documenti dell'epoca come il decalogo dell'antisemitismo, una specie di manuale dell'odio che è stato poi puntualmente perseguito. 

A seguire un intermezzo musicale in cui Luca Pollastri ha proposto tre brani musicali nati tra il filo spinato. Alla fine di questo post troviamo un segmento del primo dei tre, il quarto brano era tratto dalla colonna sonora del film "Schindlers List"



Il Presidente della Comunità ebraica di Parma Dott. Giorgio Yehuda Giavarini ha tenuto l'orazione ufficiale dell'incontro.
Già nelle premesse dichiarava che non avrebbe fatto una commemorazione, il suo intento era piuttosto quello di richiamare l'attenzione sull'oggi in cui vediamo chiari segnali di antisemitismo come se 
"il nostro sangue non fosse bastato". 
Un grido di allarme quindi che ci fa dire "quello che è accaduto sta per avvenire nuovamente". 
Il legame storico tra il nazismo antisemita ed il radicalismo islamico si ripropone in una spirale d'odio che ha radici profonde.  

Apprezzabile la sintesi, commentata, del discorso del Presidente della Comunità ebraica di Parma questa che Francesca Gambarini, uno dei pochi Consiglieri presenti all'incontro, propone e che riprendo qui sotto:
"Ho apprezzato molto l'intervento del presidente della Comunità ebraica di Parma Giavarini, ospite del Consiglio comunale dedicato alla Giornata della memoria. Senza rifugiarsi nel politicamente corretto, che fa di queste manifestazioni un rituale stantio, ci ha detto che l'Islam radicale ha raccolto il testimone del nazionalsocialismo e ci ha dichiarato guerra. D'altra parte la visita del presidente iraniano, che rappresenta la massima espressione di un Paese che nega l'Olocausto, e per rispetto del quale abbiamo dovuto coprire le bellezze artistiche del nostro paese, la dice lunga sulla coerenza di chi ci governa e di chi del politicamente corretto ha fatto la propria cifra politica. Ha ragione Giavarini a metterci in guardia: all'epoca della Shoah e dello sterminio degli ebrei nessuno si è accorto di cose stesse succedendo. Oggi succede la stessa cosa con l'Islam radicale. Non lasciamo accada di nuovo."
Il Sindaco Andrea Massari ha concluso l'incontro con un breve discorso.



3 commenti:

  1. ottima iniziativa e commento intelligente fatto da una persona intelligente

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  2. Combattere gli estremismi con l'estremismo, come fa Giavarini, non porta da nessuna parte ed è pericoloso. Fare di tutta un'erba un fascio (Isis = Mondo arabo) è mistificazione della realtà, è demagogica intolleranza priva di qualsivoglia giustificazione storica e socio-politica. La Gambarini fa uso strumentale della Memoria!

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  3. La giustificazione storica oltre che socio-politica c'è eccome. L'intervento di Giavarini, tutt'altro che demagogico, ha semplicemente aperto una pagina di storia che pochi vogliono sentire: il legame storico di filiazione diretta tra Terzo Reich e Fratelli Musulmani, soprattutto per quanto riguarda la cosiddetta Soluzione Finale.

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