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domenica 31 dicembre 2023

Gianandrea Allegri, studioso e storico, dedicò a Borgo il libro "Notte e alba d'una cattedrale"


"L’amore per la storia, per la cultura e per l’arte del territorio, prodotto con i fatti e concretizzato negli scritti destinati a restare, per sempre, una «pietra miliare» per tutti coloro che desiderano conoscere e studiare il passato del Parmense e non solo."
Così Paolo Panni "tratteggia" la figura di Gianandrea Allegri, scomparso ieri all’età di 79 anni, nell'articolo pubblicato oggi, 31 dicembre 2023, sulla pagina della Gazzetta di Parma dedicata alla notizie della bassa parmense di Polesine e Zibello.


Gianandrea nel suo intenso lavoro di storico e pubblicista ha dedicato,  insieme al professor Umberto Primo Censi, altro insigne studioso e cultore di storia locale, alla nostra città il libro "Notte e alba d'una cattedrale" in cui ha risostruito il lungo percorso della formazione della Pieva-santuario di Borgo san Donnino nei secoli IX-XII.
Il prezioso volume, pubblicato, con il sostegno del Prof. Mino Ponzi, nella Collana il Trabucco nel dicembre 2011 e presentato alla città nello stesso anno, arricchito dalla prefazione curata del Vescovo di Fidenza Carlo Mazza, oggi Vescovo Emerito.
Abbiamo a suo tempo dato ampio spazio all'avvenimento su questo blog e sulle pagine del settimanale "il Risveglio". In effetti si trattava del primo importante lavoro, condotto con acume storico su un periodo scarsamente trattato nella storiografia locale. Allegri, insieme ad Umberto Censi, ha quindi aperto, magistralmente aperto, per noi, una prospettiva nuova di conoscenza della nostra storia e della nostra identità. 

Per il suo profilo completo rimandiamo al citato articolo di Paolo Panni dandone alcuni stralci:


"Molto conosciuto in tutta la provincia, un passato da consigliere comunale e da vicesindaco di Zibello (ai tempi del sindaco Giorgio Quarantelli), era stato anche fondatore della Pro loco e, alcuni anni fa, dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Censi era stato insignito della medaglia d’oro del premi o «Giovan Francesco Pallavicino» (insieme al professor Umberto Primo Censi, altro insigne studioso e cultore di storia locale)...
Geometra di assoluta competenza, per anni ha guidato lo studio tecnico di famiglia seguendo molte realizzazioni, in particolare il restauro e la sistemazione di edifici pubblici... e privati anche ben oltre i confini del Parmense. Viveva nella centralissima contrada Pallavicino, una vera e propria «miniera» di saperi, la stessa in cui vivono anche il professor Umberto Primo Censi e Paolo Capelli e in cui viveva anche l’indimenticato professor Carlo Soliani.
Con loro aveva dato vita ad una serie di studi e ricerche, dando un contributo fondamentale alla crescita della comunità e alla tutela e promozione della storia del territorio. 
...
Notevole è stato il suo impegno, anche nel campo del volontariato ed in quello professionale, nella promozione della sua terra, che ha profondamente ed intimamente amato. «Ha dato un contributo fondamentale alla nascita del “sistema culatello” – ha detto commosso il sindaco Massimo Spigaroli – e se ora la storia di Zibello è scritta è grazie anche al suo grande contributo. Conservo, di Gianandrea, tante memorie e aneddoti forse mai scritti. Un vero e proprio punto di riferimento per questa comunità».
Lo ha ricordato anche l’ex sindaco Manuela Amadei: 
«Se ne va uno storico e grande conoscitore del territorio»
Gianandrea Allegri ha lasciato la moglie Raffaella e il figlio Carlo. 
Lunedì, 1 gennaio, alle 20 sarà recitato il rosario nella chiesa parrocchiale di Zibello dove martedì 2 gennaio, alle 10.30, si terranno i funerali."

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