Cerca nel blog e nelle pagine collegate

martedì 23 agosto 2016

Il selciato del piazzale della stazione


Una pianta del centro di Fidenza così come è uscito dalla ricostruzione e destrutturazione postbellica è riprodotta incastonando cubetti bianchi nel selciato della piazza altrimenti uniforme. Un colpo d'occhio complessivo è nella foto sopra che a destra mostra la larga macchia bianca del Collegio dei Gesuiti seguita da una ipotetica piazza al posto della vecchia chiesa di San Michele. Altre imprecisioni potrebbero essere segnalate, ma non ne vale la pena.

L'intreccio di strade in questa seconda foto ci conduce nel cuore del centro storico tra il teatro Magnani e la porta occidentale di Borgo. La visione non è di facile lettura anche per effetto della prospettiva, tanto per per orientarci minimamente prendiamo come riferimento il tombino in primo piano, corrisponde grosso modo all'antica osteria del Gambero all'inizio di Via Bacchini. Chi vuol saperne di più potrà trovare alcune indicazioni nelle foto  in basso.

Per capire come è nato tutto questo occorre rifarsi ad un'idea od a una parcella. Propendo per pubblicare l'idea, eccola:

Il progetto della piazza della stazione

"L’invaso sarà davvero nodale, dal momento che rappresenterà l’incrocio delle principali direzioni del centro storico, centro storico così come è adesso, con la sua pianta non troppo dissimile dalla planimetria urbana ottocentesca, di quando ancora Borgo San Donnino partecipava del Ducato di Parma Piacenza Guastalla. Quella planimetria, dotata di impianto circolare e di uno rettilineo, spingeva qualcuno al paragone con la forma della spinetta.
La forma urbis di una città costituisce un bene culturale ed è qualcosa di più di un ornamento; esprime un significato importante.
Converrà dunque riportare l’immagine della spinetta a modo di selciato della nuova piazza.
Qui si intersecheranno l’asse di via Gramsci, o antico cardine, e la circonvallazione settentrionale interna costituita dal susseguirsi del tracciato di via Carducci (da abbellirsi mediante i filari di alberi)) con via Mazzini. Perché l’intersezione si attui veramente, si è costruito il sottopassaggio per le automobili, che rende ai pedoni un altro addendo del sistema delle piazze centrali fidentine, che si comincia a ridefinire alla metà degli anni ottanta e che ora si viene ultimando."            Natalini e Savi scripserunt

Poco più in la!

4 commenti:

  1. Ecco scoperto perché sono state costruite le torri! Da lassù si può " leggere" la pianta della città!

    RispondiElimina
  2. Una volta, dal Caffè Coppola pieno di mediatori, le aiuole, le panchine, la zona antistante la stazione con tassisti a far chiacchiere era un centro vitale.
    Ora e bello, liscio e vuoto...

    RispondiElimina
  3. La prova che certi professionisti pensano di poter prendere per il ....il popolo bue e così intascare parcelle giganti come lascia intendere Ambrogio. ..
    Mi piacerebbe sapere quanto è costata questa fregnaccia del disegno sul selciato in totale di soldi nostri...
    Concordo poi con Marisa. .forse l unico punto da cui è visibile questo disegno, pure sbagliato agli occhi di un esperto, è dall alto delle torri che così trovano finalmente la loro vacuo "utilità "...
    Poveri noi. Come fanno i fidrntini a votare ancora chi ha autorizzato questa secolare presa Pr i fondelli? Questa è la domanda delle domande...

    RispondiElimina
  4. A parte la totale schifezza del progetto di quei due archifuffas, il punto è proprio quello che ha evidenziato il sig Rigoni, come hanno potuto approvare cotanto scempio?

    RispondiElimina