Invitato dai sostenitori locali di Italia Nostra Domenico Finiguerra ha portato a Fidenza la sua esperienza di amministratore del comune di Cassinetta di Lugagnano, un paese di poco più di 1.700 abitanti nella provincia di Milano. Sotto la sua guida il piccolo comune, posto lungo le sponde del Naviglio Grande tra il Parco del Ticino e il Parco Agricolo Sud Milano, ha fatto una scelta radicale in campo urbanistico ed ambientale quella di mantenere intatto il territorio azzerando le nuove costruzioni su terreno agricolo. Compito facile si potrebbe dire per un Comune di così piccole dimensioni meno semplice se si pensa che alla pressione che il comune di riferimento, in questo caso Milano, può esercitare sui piccoli comuni dell'hinterland. Questa forse è la partita più difficile che Cassinetta di Lugagnano dovrà giocare, lottizzazioni residenziali e grandi centri commerciali sono dietro l'angolo.
Approfittando dei pochi minuti disponibili prima dell'incontro abbiamo percorso il breve spazio tra Piazza Verdi e il Duomo, un percorso breve ma è quasi tutto quello che resta da vedere a Fidenza se si vuol sfuggire all'arredo urbano. Poi l'incontro presso il Ridotto del Teatro Magnani, messo a disposizione dal Comune di Fidenza.
Gli ottantasei posti del ridotto presentavano i soliti buchi di una città abituata a delegare ad altri ogni forma di partecipazione. Un successo tuttavia per gli organizzatori più per la qualità delle presenze che per lo share raggiunto. Presente il Sindaco Mario Cantini e il leader dell'opposizione Enrico Montanari, tra il pubblico ho riconosciuto i consiglieri comunali Daniele Aiello, Davide Malvisi, Francesco Ghisoni e forse altri, non mancavano alcuni ex consiglieri a ricordarci i fasti delle passate amministrazioni. La nutrita partecipazione al dibattito finale ha comunque evidenziato la preparazione del pubblico presente e le attese di cambiamento.
Il resoconto non stenografico della serata, visto che quello audiovisivo è miseramente fallito per la bassa qualità dell'audio e dell'operatore, si può in sintesi ricondurre a pochi ma interessanti spunti.
Il breve intervento di Domenico Finiguerra ad illustrare il perché ed il come della scelta operata nel suo Comune di Cassinetta di Lugagnano, po la parte l'intervento di Francesco Ricco di Italia Nostra infine le domande del pubblico e gli interventi di circa sette minuti sia del Sindaco che di Enrico Montanari.
A Francesco Ricco, promotore di questa iniziativa, era riservato il compito di di focalizzare l'attenzione sulla situazione locale fatta di crescita zero in fatto di popolazione e in crescita invece esponenziale in fatto di costruzioni. Il suo intervento che ha seguito quello di Domenico Finiguerra dando il via al successivo dibattito.
Il Sindaco in sette minuti e quarantacinque secondi si è soffermato giustamente sulle difficoltà nell'applicare il modello Cassinetta ad una realtà di maggiori dimensioni quale quella di Fidenza, ma ha anche accennato alla ricerca di possibili spazi di manovra e cambiamento rispetto ad un passato non certo glorioso in materia di cementificazione, il danno già fatto a suo avviso va contenuto. Potevamo sperare in qualche cosa di più ma oggi ad essere realisti meglio sentir parlare di reali possibilità che di vuote promesse.
Il discorso di Enrico Montanari, durato invece sette minuti ed altrettanti secondi, è parso ancora un po' imballato nella difesa di un passato in cui la gestione del territorio è stata tutt'altro che virtuosa. Richiamarsi a valori e concetti etici, come fa Enrico Montanari all'inizio del suo discorso, è in questo caso solo un modo per non dire, meglio in sentirli dalla bocca di un ambientalista che di quella di un politico.
Richiesta di partecipazione, delusione dalla politica,richiami bucolichi e molto altro negli interventi del pubblico. Temi da non lasciar perdere ma nemmemo da ridurre ad un cronaca affrettata. Temi sui quali senz'altro sarà utile ritornare.
Bilancio in definitiva più che positivo per Italia Nostra che ha visto riconosciuto anche dal Sindaco il suo “giocare di anticipo” sul PSC e sulle problematiche ad esso connesse.
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