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giovedì 30 giugno 2022

Cabriolo, ai piedi della collina nuova iniziativa edilizia

5 commenti:

Quel che resta del vecchio agglomerato agricolo posto alla base est della collinetta di Cabriolo è destinato a sparire in tempi brevi per lasciar posto ad una iniziativa edilizia. 

mercoledì 29 giugno 2016

Architetture del Ventennio Fascista a Fidenza

1 commento:

Gli edifici e le realizzazioni di questo periodo della nostra città rimangono come testimonianza di un ventennio che per molti versi è stato rimosso dalla memoria cittadina.

sabato 22 marzo 2014

Passeggiata d'addio

2 commenti:

Della natura con i suoi colori è rimasto solo un frammento, questo. Tutto ormai si avvia all'urbanizzazione oltre il terrapieno della ferrovia. 
I cantieri del nuovo Solari e dell'ampliamento del parcheggio hanno preso possesso del campi tra il cimitero urbano e il mulino Chierici da tempo estremamente degradato. 

sabato 2 febbraio 2013

Il Mulino Chierici

1 commento:

Appena usciti dal centro, dopo il tunnel sotto alla ferrovia, girando a sinistra troviamo Via Croce Rossa una volta strada cittadina ora trasferita oltre la ferrovia. Proseguendo sino alle officine Costa svoltiamo a destra ed arriviamo al vecchio mulino Chierici, uno degli otto mulini alimentati dal corso del Canale Otto Mulini ora parzialmente interrato. 

martedì 24 gennaio 2012

Le dieci scommesse del Sindaco e i nuovi strumenti urbanistici

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"La sfida da raccogliere è quella di far appassionare i cittadini alla costruzione dello sviluppo futuro di Fidenza" (Mario Cantini)

PSC e le dieci scommesse del Sindaco Mario Cantini



Le "10 scommesse" che il Sindaco Cantini ha promesso di realizzare in questo e nei prossimi anni del suo mandato :

lunedì 10 ottobre 2011

Passeggiata ecologica a Fidenza

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Si riceve e si pubblica:
Il prossimo 15 ottobre il M5Stelle organizza una passeggiata ecologica a Fidenza. La passeggiata avrà lo scopo di scoprire un'area di campagna verso le colline cui s'addensano oggi appetiti urbanistici di vasta portata ed in grado di privare la città dell'ultimo “polmone” naturale tra la città e le prime colline.

martedì 16 agosto 2011

La tradizionale gita fuori porta

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Oltre la ferrovia, lungo lo stradello a fianco del cimitero è ancora possibile trovare qualcosa che assomigli ad un prato verde. Ma la campagna qui è sempre più precaria, su di essa ormai si allungano gli appetiti dei costruttori di quella che sarà Fidenza Due. Ma andiamo con ordine e partiamo dal parcheggio di Via Marconi in via di raddoppio, almeno così dicevano e dicono. 

domenica 24 aprile 2011

L'installazione urbana all'incrocio Via Gramizzi - Via Dante

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Cosa costruire in questo ritaglio di area fabbricabile non è impresa facile per un architetto a meno che l'architetto non sappia coniugare insieme architettura e scultura, quest'ultima eventualmente pensata come "installazione". Questo  percorso: area-edificio-scultura-installazione-struttura, in questo caso commerciale, è forse quello seguito per progettare qualcosa in questa particolare area.

sabato 25 dicembre 2010

Area ex-Pinguino: l'intervento in Consiglio Comunale del Consigliere Luigi Toscani

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Il filmato riprende l'intervento in Consiglio Comunale del Consigliere di minoranza Luigi Toscani in merito all'aumento della metratura rispetto al progetto originario inizialmente autorizzato. L'incremento è in realtà avvenuto in carenza di approvazione. Viene posta in evidenza l'incongruità degli oneri aggiuntivi previsti nel preliminare di convenzione.

mercoledì 15 dicembre 2010

Vivere da abusivi nella periferia di Fidenza

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Sempre più si avvalora l'ipotesi che la spinta costruttiva a Fidenza non ha tenuto conto sia delle reali necessità della città che delle reali capacità tecniche ed amministrative per gestire il complesso fenomeno. La lettera di Antonio C. denuncia in modo esemplare questo stato di cose su cui da tempo è necessario intervenire.
Ma leggiamo ora la lettera di Antonio:
"Venite ai Gigliati: 50% degli appartamenti invenduti… Va bene che in centro è scomodo per tante ragioni… però a Fidenza mica siamo in 50.000!!! In effetti si è costruito un pò troppo! Per quanto riguarda l’ENEL è uno scandalo: hanno difficoltà tecniche a portare la corrente dalla cabina (chi ha progettato il quartiere??) agli edifici! Siamo tutti con luce di cantiere…lo saremo almeno fino a marzo. Sono stato all’Ufficio Tecnico del Comune dove una signora, un signore (entrambi dirigenti di cui per privacy non faccio il nome) ed un famoso architetto mi hanno accolto (con enorme fastidio da parte della prima!!!) dicendo che il problema lo stavano risolvendo…che proprio quel pomeriggio dovevano incontrare i dirigenti ENEL per risolvere la questione… da allora è passato un mese… e abbiamo ancora luce di cantiere! Una parte di coloro che lavorano presso il Comune di Fidenza (così come una discreta parte dei dipendenti pubblici in generale) dovrebbe meglio comprendere il “sacrificio” e la “sopportazione” dei cittadini…e zappare per qualche giorno la terra! Saluti. P.s. ripensandoci… zappare la terra no, meglio asfaltare la Tangenziale Nord e soprattutto quel tristissimo e disastrato tratto di strada che passa dietro al cimitero e che porta al voltone!!
Antonio C.
15 dicembre 2010"



martedì 14 dicembre 2010

Area ex-Pinguino: le osservazioni di Italia Nostra

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La sezione di Italia Nostra competente per territorio ha presentato con lettera indirizzata al Sindaco di Fidenza, al Presidente della Provincia, al Prefetto di Parma ed all'Assessorato Urbanistica Regione Emilia-Romagna, osservazioni a PRG del comune Fidenza relativamente alla proposta di variante inerente l'insediamento produttivo  “Albergo Pinguino srl” nell'area ubicata lungo la ex via Emilia in direzione di  Piacenza nel tratto compreso tra il ponte sullo Stirone e il nuovo svincolo della tangenziale nord.
La sezione di Fiorenzuola d'Arda di Italia Nostra (sezione attualmente competente anche per Fidenza), formula a questo riguardo alcune osservazioni e richieste.

domenica 17 ottobre 2010

L'incontro con Domenico Finiguerra a Fidenza il 16 ottobre 2010

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Invitato dai sostenitori locali di Italia Nostra Domenico Finiguerra ha portato a Fidenza la sua esperienza di amministratore del comune di Cassinetta di Lugagnano, un paese di poco più di 1.700 abitanti nella provincia di Milano. Sotto la sua guida il piccolo comune, posto lungo le sponde del Naviglio Grande tra il Parco del Ticino e il Parco Agricolo Sud Milano, ha fatto una scelta radicale in campo urbanistico ed ambientale quella di mantenere intatto il territorio azzerando le nuove costruzioni su terreno agricolo. Compito facile si potrebbe dire per un Comune di così piccole dimensioni meno semplice se si pensa che alla pressione che il comune di riferimento, in questo caso Milano,  può esercitare sui piccoli comuni dell'hinterland. Questa forse è la partita più difficile che Cassinetta di Lugagnano dovrà giocare, lottizzazioni residenziali e grandi centri commerciali sono dietro l'angolo.
Approfittando dei pochi minuti disponibili prima dell'incontro abbiamo percorso il breve spazio tra Piazza Verdi e il Duomo, un percorso breve ma è quasi tutto quello che resta da vedere a Fidenza se si vuol sfuggire all'arredo urbano. Poi l'incontro presso il Ridotto del Teatro Magnani, messo a disposizione dal Comune di Fidenza.
Gli ottantasei posti del ridotto presentavano i soliti buchi di una città abituata a delegare ad altri ogni forma di partecipazione. Un successo tuttavia per gli organizzatori più per la qualità delle presenze che per lo share raggiunto. Presente il Sindaco Mario Cantini e il leader dell'opposizione Enrico Montanari, tra il pubblico ho riconosciuto i consiglieri comunali Daniele Aiello, Davide Malvisi, Francesco Ghisoni e forse altri, non mancavano alcuni ex consiglieri a ricordarci i fasti delle passate amministrazioni. La nutrita partecipazione al dibattito finale ha comunque evidenziato la preparazione del pubblico presente e le attese di cambiamento.
Il resoconto non stenografico della serata, visto che quello audiovisivo è miseramente fallito per la bassa qualità dell'audio e dell'operatore, si può in sintesi ricondurre a pochi ma interessanti spunti.
Il breve intervento di Domenico Finiguerra ad illustrare il perché ed il come della scelta operata nel suo Comune di Cassinetta di Lugagnano, po la parte l'intervento di Francesco Ricco di Italia Nostra infine le domande del pubblico e gli interventi di circa sette minuti sia del Sindaco che di Enrico Montanari.

giovedì 22 luglio 2010

Fidenza: il consumo di territorio nel rapporto di Legambiente

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Quartiere Villa Ferro

Il rapporto di Legambiente, datato 15 luglio 2010 e relativo agli anni dal 1995 al 2009, si sofferma sul territorio Fidentino evidenziando l'esplosivo sviluppo in corso di utilizzo del territorio per la costruzione di quartieri e strutture commerciali di rilevante impatto ambientale.
La valutazione è negativa in termini quantitativi, ma si evidenzia anche un altro aspetto, quello di uno sviluppo di quartieri dormitorio privi di servizi. I dati confermano la necessità di una inversione di tendenza ed il nuovo Piano di Sviluppo Comunale ne è l'occasione. 
Di seguito si riporta la parte del rapporto relativa al nostro territorio.
"Come visto dai dati ufficiali l’area di Parma risulta tra le più in pericolo per il costante aumento di consumo di suolo. I progetti e le realizzazioni che stanno causando questo fenomeno riguardano tutti i settori dell’edilizia; in particolare però a Fidenza (PR) si assiste ad uno sviluppo di nuove aree residenziali senza precedenti.


domenica 18 luglio 2010

Fidenza, La scuola verde Ongaro (in vendita)

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Ancora alla fine degli anni '70 si poteva affermare che il "nuovo complesso delle Scuole Elementari di Via Caduti di Cefalonia, verdissimo nella sua moderna struttura praticamente, chiude, almeno per ora, l'espansione della città verso la collina" (da: "4 passi per Fidenza" di Temistocle Corradi 1979). La realizzazione del complesso scolastico era un po' la risposta della rossa Fidenza postbellica all'intensa attività degli anni tra il 1930 ed il 1940. In queli anni infatti risalgono le importanti realizzazioni della scuola elementare Rosa Maltoni (oggi De Amicis), della "scuola complementare" (oggi scuola media Abate Zani) oltre alle scuole frazionali oggi dismesse.

giovedì 1 luglio 2010

Quartieri ed inadempienze dei privati attuatori

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Il Comune sembra essersi finalmente deciso a metter alle corde quei privati soggetti attuatori di interventi urbanistici che non procedono  all’ultimazione delle opere di urbanizzazione in comparti di espansione o recupero. La procedura seguita è tuttavia singolare, si è preferito procedere con una delibera di Giunta adottata con termini di urgenza portando poi un testo definitivo all'attenzione del Consiglio Comunale. L'imprecisione delle cifre ed anche l'indicazione solo esemplificativa  dei soggetti attuatori responsabili in pratica finisce per rimettere ancora una volta le azioni e le scelte del Comune alla discrezionalità dei dirigenti tecnici. L'esigenza di intervenire in modo un po', per ora solo un po', più deciso verso le imprese che non realizzano le opere di urbanizzazione concordate in sede di autorizzazione è comunque in qualche modo iniziata. L’amministrazione attuale ha deciso di  eseguire in proprio i lavori addebitandoli poi ai soggetti inadempienti, eventualmente escutendo le fideiussioni prestate a garanzia dai privati stessi. Gli interventi "dovrebbero", il condizionale  è necessario, riguardare Villa Ferro, Casino di Vaio e Piano Carmen a Santa Margherita. La cifra stanziata per i lavori, stimata in 132mila euro, è molto limitata e quindi siamo ancora ben lontani da un cambiamento deciso di rotta che consenta di affermare che i privati inadempienti saranno finalmente messi sotto controllo dopo anni licenza. Mancano infatti all'appello alcuni cantieri. Manca il complesso de I Gigliati la cui situazione è di completo stallo ed i rischi sono senz'altro maggiori e tali da suggerire azioni dirette verso i soggetti attuatori e non continui rinvii . Altra situazione pesante dal punto di vista urbanistico e della viabilità è il cantiere nell'area ex-Esso le cui tempistica è completamente alla mercé dei privati. In Consiglio Comunale la delibera è stata approvata col solo voto contrario del cosigliere  Giuseppe Cerri e con l'astensione della rimanente opposizione che in pratica su questo argomento ha preferito non approfondire. 

giovedì 17 giugno 2010

L'albergo "di gomma" a Fidenza ovest

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In margine alla "DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Numero 114 del 01 Giugno 2010"

Giugno 2010 - L'iniziale autorizzazione prevedeva un insediamento di natura commerciale/direzionale avente una superficie lorda massima realizzabile di 2.750 mq. ed un insediamento a destinazione ricettiva di competenza della società Pinguino s.r.l., avente una superficie massima realizzabile di 1.500 mq..

A costruzione praticamente completata nelle parti strutturali la PINGUINO s.r.l. ha richiesto un ampliamento delle capacità ricettive del nuovo albergo che intende realizzare portandolo a raggiungere 107 posti letto, con conseguente richiesta di aumento di 1.000 mq. della superficie motivando la richiesta con il fatto che le nuove dimensioni portano la struttura alberghiera a qualificarsi come albergo del tipo “business hotel”.
Nella delibera si precisa che: "Tale maggiore capacità edificatoria viene principalmente realizzata nel rispetto della sagoma dell’edificio oggi costruito (fatto salvo il tamponamento vetrato all’ultimo piano per la sala riunioni) con la chiusura delle superfici a logge e terrazze, senza prevedere quindi modificazioni all’ingombro planivolumetrico della costruzione."

lunedì 14 giugno 2010

Il sottopasso di Via Mascagni condizionerà il PSC

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Procede l'urbanizzazione disordinata della vasta area a nord della ferrovia sino all'autostrada. Alcuni tasselli li ha posti la precedente amministrazione e sono le strutture commerciali di San Michele Campagna cui si aggiungeranno la Città del Gusto, il nuovo Ipermercato Coop e chissà cos'altro, il ponte di Sigerico, omaggio allo spreco, ora monumento inutilizzato ed irraggiungibile dalla città e lo svincolo intermedio della tangenziale completato ma altrettanto irraggiungibile dalla città. 

giovedì 14 gennaio 2010

L'assedio delle lottizzazioni al parco dello Stirone

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L'urbanizzazione della prima campagna a sud di Fidenza sta proseguendo compromettendo il fragile equilibrio di canali, alberi e  campi che caratterizzava questa parte del territorio pedecollinare. A contraddire la filosofia urbanistica che prevedeva che lo sviluppo avvenisse in  quartieri distinti concepiti come i nuovi capisaldi urbani, trasposizione moderna delle antiche mura farnesiane, nascono in ordine sparso nella campagna agglomerati di case frutto di lottizzazioni non riferibili ad alcun razionale disegno urbanistico. Un primo intervento ha interessato la frazione di Vaio dove una villa settecentesca è stata ristrutturata a mono-bilocali e i contigui fabbricati agricoli, in precedenza costruzioni precarie, si sono trasformati in villette e schiera e piccoli condomini per un insieme di rispettabili dimensioni. Siamo ai confini di quello che insistiamo a chiamare Parco Naturale dello Stirone. L'assalto alle rive dello Stirone caratterizza ormai il territorio che dal Quartier Luce si spinge verso la confluenza del Torrente Ghiara nel Torrente Stirone. Poco prima di raggiungere la rotatoria di smistamento verso l'ospedale è prevista una nuova lottizzazione. Il pannello  dichiara in modo esplicito che la lottizzazione riguarda la costruzione e vendita nel parco dello Stirone di villette a schiera, appartamenti e mansarde. Più avanti praticamente ai piedi dell'argine risulta già realizzato un condominio che, data la vicinanza con alcune costruzioni preesistenti, sarà la premessa per la realizzazione di un complesso di abitazioni. La saldature tra nuove e vecchie costruzioni azzererà tra non molto la fascia agricola di rispetto che ogni parco  dovrebbe avere. 

mercoledì 18 novembre 2009

Una opportunità imperdibile (per "voltare pagina")

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La demolizione delle case popolari di via Ariosto, via Barabaschi e via Porro ha lasciato un'ampia area vuota, facilmente raggiungibile, centrale ed utilizzabile senza particolari vincoli di utilizzo in superficie e nel sottosuolo. Non esistono quindi possibili impedimenti per un utilizzo al servizio dell'intera città. L'attuale progetto prevede la costruzione di un palazzo che già è stato oggetto di critiche dal punto di vista architettonico, la costruzione del potenziale mostro è oggetto di un accordo tra Amministrazione Comunale e l'ACER, l'ente che gestisce l'edilizia residenziale degli enti comunali della provincia e che, per sua natura, rientra in quella categoria di ente e partecipate a rischio di clientelismo. La definizione degli accordi con ACER avvenuta con delibere degli anni 2007 e 2008 e conclusa con Deliberazione della Giunta Comunale N. 20 del 31 gennaio 2088.
Le principali critiche che possono essere fatte al progetto riguardano sia l'aspetto architettonico, l'edificio presenta delle soluzioni a rischio di rapido degrado e di onerosa manutenzione, sia quello urbanistico, vi verrebbero realizzati un numero modesto di alloggi residenziali protetti e alcune strutture di servizio probabilmente inutili lasciando inalterati i problemi di viabilità della zona tra cui primaria la questione parcheggi. Occorre pertanto che il progetto sia rivisto nella sua globalità e definito in modo non banale del tipo abbatto un edificio e al suo posto costruisco un edificio. L'ampiezza dell'area, la sua collocazione in posizione strategica a servizio del centro e delle sue attività commerciali e di servizio giustificano un attimo di riflessione ed un coinvolgimento partecipativo della città. Coinvolgimento che oltre ai cittadini deve comprendere le associazioni di categoria e quelle ambientaliste senza escludere, se necessario, la ricerca di eventuali cointeressenze private.  
Questo credo si perfettamente in linea con il "voltare pagina" che tutte le liste che compongono l'attuale maggioranza hanno sottoscritto ed proposto come loro motto elettorale ed i cittadini hanno manifestato di approvare.

martedì 6 ottobre 2009

Il quartiere di Villa Ferro

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Il progetto del quartiere di Villa Ferro nasce come "naturale conseguenza" della concessione in uso, più che decennale, del podere di Villa Ferro al partito comunista per l'annuale evento della festa dell'Unità. Tanto tempo non è bastato alle amministrazioni cittadine che si sono succedute, senza soluzione di continuità politica, per progettare il quartiere che, per mancanza di servizi e discutibili soluzioni abitative, rischia di restare un quartiere dormitorio.