martedì 16 agosto 2011

La tradizionale gita fuori porta

Oltre la ferrovia, lungo lo stradello a fianco del cimitero è ancora possibile trovare qualcosa che assomigli ad un prato verde. Ma la campagna qui è sempre più precaria, su di essa ormai si allungano gli appetiti dei costruttori di quella che sarà Fidenza Due. Ma andiamo con ordine e partiamo dal parcheggio di Via Marconi in via di raddoppio, almeno così dicevano e dicono. 
Tra la zona adibita attualmente a parcheggio e il campo del progettato raddoppio con fotovoltaico incorporato scorreva il Canale Otto Mulini di cui è rimasta una cicatrice. Tra le due parti un ponte di recente costruzione. Inutile anche nella sua precarietà come l'imponente Ponte Sigerico più a nord. 
L'area oltre in Canale Otto Mulini che le erbacce hanno coperto malgrado i materiali inerti scaricati 
Sempre in zona colpisce la nostra attenzione una serie completa di tombini, ogni commento è inutile.  Mi chiedo piuttosto del mancato allineamento. 
Ma è qui che lungimiranza degli amministratori comunali ha fatto il pieno.  E' lo svincolo intermedio della Tangenziale Nord di Fidenza. E' completo di tutto, ma è utilizzato solo in uscita in quanto collegato con la città con una carraia quasi asfaltata ma a senso unico per i non residenti.
Duecento metri lineari più avanti l'ultima stalla tradizionale ha cessato l'attività niente più odore di mucche e di latte, questa è una cosa triste. 
La stalla è chiusa, mi rimangono alcune foto dell'interno di un paio d'anni fa,  forse anche meno.  

Non ci resta che tornare indietro, un ultimo sguardo agli ultimi campi. I costruttori incombono e mandano segnali (tutti), gli architetti chinano il capo e si prostituiscono (alcuni), gli amministratori fingono battaglia. 


Vedi anche  Fidenza Due

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