Attorno alla stazione c'era una parte brutta che nasceva dal disordine urbanistico di Via Carducci ... |
...... ed una parte bella collegata al centro che la gente frequentava ed amava .......... |
.............. poi si è scelto di proiettare il brutto nello spazio ed abbiamo la situazione attuale |
Ma un altro aspetto preoccupa gli amministratori. A prendere carta e penna è l'amico Amedeo Tosi Consigliere della provincia di Parma che "esprime forte preoccupazione per la situazione che si è creata che penalizza fortemente l’economia di tutto il territorio delle Terre Verdiane che gravita su Fidenza e sulla sua stazione ferroviaria " .
Credo che più che condividere la "forte preoccupazione" sia venuto il momento di essere realisti. Il declassamento della stazione nasce dalla realizzazione dell'Alta Velocità, solo gli sprovveduti potevano pensare il contrario ed i nostri amministratori in questi ultimi anni lo furono.
Alla base del sistema Nuovi Terragli due erano le ipotesi di base: l'incremento della popolazione, che non c'è stato, il ruolo di polo ferroviario comprensoriale che praticamente era perso in partenza con il programma di ammodernamento delle ferrovie.
L'invito di Amedeo Tosi senz'altro verrà accolto e qualcosa prima o poi verrà concesso, forse solo un sottopasso per le auto o qualche fermata in più eventualmente alla stazione di Vaio, oppure un'asta per la cessione dello scalo ferroviario e qui ritorna l'appetito, a quelli dei Terragli tanto per intenderci.
Pensiamoci e nel PSC che andremo prima o, meglio, poi a fare non caschiamoci un'altra volta
Credo che più che condividere la "forte preoccupazione" sia venuto il momento di essere realisti. Il declassamento della stazione nasce dalla realizzazione dell'Alta Velocità, solo gli sprovveduti potevano pensare il contrario ed i nostri amministratori in questi ultimi anni lo furono.
Alla base del sistema Nuovi Terragli due erano le ipotesi di base: l'incremento della popolazione, che non c'è stato, il ruolo di polo ferroviario comprensoriale che praticamente era perso in partenza con il programma di ammodernamento delle ferrovie.
L'invito di Amedeo Tosi senz'altro verrà accolto e qualcosa prima o poi verrà concesso, forse solo un sottopasso per le auto o qualche fermata in più eventualmente alla stazione di Vaio, oppure un'asta per la cessione dello scalo ferroviario e qui ritorna l'appetito, a quelli dei Terragli tanto per intenderci.
Pensiamoci e nel PSC che andremo prima o, meglio, poi a fare non caschiamoci un'altra volta
Vedi anche Malurbanismi
Sotto il testo della richiesta del Consigliere Provinciale Amedeo Tosi ripreso da: http://www.pdfidenza
Ordine del giorno - La centralità della stazione di Fidenza
Premesso che il territorio a nord della Provincia di Parma è interessato dall’attraversamento della tratta Milano – Bologna della linea ferroviaria ad Alta Velocità, recentemente completata e oggi pienamente operativa;
Rilevato che in fase di approvazione dei progetti prima e delle successive convenzioni poi era chiaramente indicato un rafforzamento del ruolo del polo ferroviario di Fidenza, garantito proprio dalla realizzazione della linea di interconnessione tra la nuova tratta ferroviaria ad Alta Velocità e la rete storica di collegamento tra Milano e Bologna;
Preso atto che anche per il secondo semestre 2011 non è stata prevista la fermata di nessun treno ad Alta Velocità presso la stazione ferroviaria di Fidenza (orario Trenitalia 12 giugno – 10 dicembre 2011);
Constatato che la totale assenza di questo servizio, che si protrae ormai da quasi due anni, non è in nessun modo accettabile e coerente sia riguardo agli impegni presi dalle stesse Ferrovie dello Stato che rispetto alle stessa programmazione di Trenitalia che prevede la fermata di treni ad Alta Velocità anche in centri che non sono capoluoghi di regione come ad esempio Faenza, Cesena, Forlì, Rimini, Rimini Fiera, Cattolica Gabicce, ecc. sulla tratta Trieste/Udine – Venezia – Milano – Torino; Considerato inoltre che anche la linea ferrovia di collegamento tra le stazioni di Fidenza e Cremona, gestita dalla Rete ferroviaria nazionale, vede un lento ma costante depotenziamento dei servizi offerti;
Valutato che il Piano Industriale delle Ferrovie Regionali (FER) 2010 – 2012 non prevede nessun intervento che coinvolga la stazione di Fidenza e la sua rete di servizio finalizzato a rafforzare l’asse storico di collegamento commerciale e di trasporto con la Lombardia attraverso la linea di Cremona (che ferma anche Busseto);
Esprime
forte preoccupazione per la situazione che si è creata che penalizza fortemente l’economia di tutto il territorio delle Terre Verdiane che gravita su Fidenza e sulla sua stazione ferroviaria, condividendo in merito le osservazioni già formulate dall’Assessore provinciale Andrea Fellini in una recente lettera all’Assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri
Chiede
a Trenitalia e al Gruppo Ferrovie dello Stato di rivedere la politica in atto di depotenziamento della stazione di Fidenza prevedendo la fermata dei Treni ad Alta Velocità verso Roma e Bergamo e la valorizzazione della tratta da Fidenza verso Cremona;
Invita
- il Presidente della Regione Emilia Romagna ad adoperarsi presso il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per sostenere e potenziare il ruolo della stazione ferroviaria di Fidenza, anche in coerenza con gli impegni presi in sede di approvazione del progetto Alta Velocità della tratta Milano – Bologna;
- l’Assessore regionale ai trasporti a ripensare l’attuale strategia delle Ferrovie Regionali in modo che coinvolga e attivi la rete ferroviaria esistente verso Cremona per i collegamenti verso la Lombardia (l’attuale piano industriale li vede invece destinati sul polo Suzzara – Guastalla).
Il Consigliere Provinciale Amedeo Tosi.
Dice il proverbio: "per imbellire bisogna soffrire", ma una città soffre tanto anche per imbruttire.
RispondiEliminaClary, io sono sempre stato bellissimo, per cui non ho mai provato alcuna sofferenza.
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