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Cronaca in versi di un viaggio di Turoldo nell'inferno del carcere di San Vittore "fra i neri sogni" di una bolgia d'inferno. Stajano ha ritrovato il foglietto fra le pagine di un libro. Due righe di dedica: "A Corrado per il molto che ha fatto in favore di questi fratelli ora dimenticati da tutti".
Per approfondire: “Nel tuo ventre, Milano”, la poesia segreta di David Maria Turoldo
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Nel tuo ventre, Milano
di David Maria Turoldo
Non solamente il cuore trema ma il piede e tutto il corpo a varcare quelle porte agli stipiti la mano cerca un appoggio Non io in quest’antro di Milano: un ventre di vite sepolte nel tuo cuore, e Milano di figli e fratelli aggrappati in turbinio di odi di disperazione e neri sogni, e schiere di maledetti e benedetti non so, nel tuo ventre, Milano, cui un santo dal nome di vittoria (vittoria di chi? da cosa?) hai chiamato a custodia e scongiuro Non io, dico, mi sento di recare Un soccorso. Loro che mi diranno? e io, che risponderò? Queste sono queste, le bolge di più nero inferno: gole aperte come voragini tra idiozia e vendetta. E loro, giorno e notte, sotto le lampade al neon a franare tra pensiero e pensiero, lucidi e folli. E facce appassite come crisantemi su tombe aperte. Così, volutamente, con dichiarata ferocia, tutti in trincea dietro i cavalli di frisia delle tue Sentenze o Stato di diritto.
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La cronaca di oggi: Detenuto 22enne si impicca a San VittoreAveva denunciato di aver subito violenze ma il carcere smentisce qualsiasi abuso.
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