Se hai fretta in questi giorni, o se pensi di averla, forse non sei la persona indicata per visitare il Presepe allestito nella terza cappella di destra della Cattedrale. La cura con cui è stato realizzato sorprende per i dettagli tanto imperdibili quanto imprevedibili in un presepe che pur sempre privilegia la semplicità della narrazione.
La scenografia e l’oggettistica sono state costruite interamente a mano da Luigino Aimi, Andrea Giavarini e Marco Reggiani.
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IL PRESEPE E’ AMBIENTATO DURANTE LA GRANDE ALLUVIONE DEL PO, NELL'AUTUNNO DEL 1951
“...la popolazione abbandonò le case allagate in golena, cercando di salvare quanto possibile, e trovò riparo attorno alla chiesetta costruita in riva al Grande Fiume...tra essa anche una giovane Famiglia con un Bimbo appena nato...un segno di speranza nel mezzo di una tragedia...”
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Fu una grande prova, la Gente, che ancora fresca di altra terribile sciagura non si piegò. In quei giorni "il Risveglio" fu vicino ai comuni della Diocesi più duramente colpiti. |
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Quel prete che si chiamava Don Camillo era lì, tra la sua Gente |
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Particolare imperdibile |
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L'argine in un'immagine tipica di quei giorni. |
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Salvare i materassi era allora una priorità |
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Acque golenali |
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Una nutria fa capolino dal buco che ha scavato nell'argine. |
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