sabato 5 dicembre 2015

Manfredo Pedroni su scuole paritarie

La facciata e l'ingresso della scuola Canossa di Fidenza
Nella nostra città vi sono scuole paritarie dagli asili alle scuole medie superiori.
In dette scuole non vi sono insegnanti di serie "B" ma insegnanti di pari dignità quali quelli delle scuole statali, che hanno diritto del bonus di 500 € che la legge 107/2015 ha previsto per la formazione e l'aggiornamento professionale per il corpo docente.
A sostegno di tale battaglia sottoscrivo l'intervento dell'ex Ministro Luigi Berlinguer dell'on Milena Santerini e di altri parlamentari.

Luigi Berlinguer, Pd, ex ministro dell’Istruzione, tra i principali artefici della legge di attuazione costituzionale che disciplina le scuole paritarie: 
“Non credo sia giusto considerare solo i docenti delle scuole statali come destinatari del bonus per l’autoformazione. Il sistema scolastico è uno, come definito dalla legge 62 del 2000. La mia opinione è che gli studenti delle scuole paritarie devono poter esser considerati studenti, ma anche “esseri umani” come gli altri studenti e titolari del sacrosanto diritto di imparare nel miglior modo possibile. Così rischiano di subire un trattamento non equo, discriminante: la scuola è scuola ovunque si tiene, anche se si svolge nel deserto o su una montagna; a maggior ragione se l'attività viene svolta in un’aula, qualunque sia il gestore: la scuola è scuola. Il pluralismo sancito nella e dalla Costituzione, che assicura ai privati il diritto di istituire una scuola, non è una concessione dello Stato, ma un diritto, che garantisce che nel medesimo Stato convivano scuole diverse.

Qui di seguito la dichiarazione che ci ha rilasciato Milena Santerini, deputato di Per l’Italia, VII Commissione Cultura e Istruzione:
“La parità è necessaria non solo per le scuole e gli alunni, ma anche per i docenti.  La richiesta da parte degli insegnanti delle scuole paritarie di usufruire del bonus di 500 euro previsto dalla Legge 107/15 è giusta perché l'aggiornamento professionale è un diritto di tutti i docenti. 
Avevo già interpellato il Ministero dell'Istruzione in merito al bonus per i docenti di religione e delle scuole paritarie e quindi appoggio la campagna delle reti delle scuole paritarie e di Tuttoscuola sperando in un ripensamento da parte del Governo in sede di legge di stabilità”.

Manfredo Pedroni

9 commenti:

  1. Nulla da eccepire su ciò che hai pubblicato, Manfredo.

    RispondiElimina
  2. Noi abbiamo forti dubbi invece... Spiegateci bene il concetto che si vuol far passare: il bonus dedicato agli insegnati della scuola pubblica è corretto darlo anche agli insegnanti della scuola privata?! Assurdo, senza parole... Dopo tutti i finanziamenti che ricevono anche questa, beh scusate ma a questo punto facciamole diventare tutte pubbliche e risolviamo il problema. Questo sarebbe buon senso.

    RispondiElimina
  3. Totalmente contrario a questa proposta!!!! Ma stiamo scherzando? Che senso ha la divisione tra scuola pubblica e scuola paritaria? Come fa un privato a pretendere un bonus statale? La vera proposta sarebbe ABOLIRE LE SCUOLE PARITARIE e rendere l'istruzione DI PUBBLICO ACCESSO A TUTTI senza alcuna distinzione!

    RispondiElimina
  4. I nostri padri ci hanno dato la COSTITUZIONE rispettiamola, si parla di insegnanti di serie "A" che ricevono il bonus e insegnanti di serie "B" che non lo ricevono, non bisogna fare distinzione altrimenti si cade nell'errore che in nome della democrazia si commettono discriminazioni,. questo si che è INACCETTABILE. leggete "Berlinguer"
    L?anonimo di Borgo.

    RispondiElimina
  5. Sono totalmente d'accordo con Tanzi e M5S. Fra l'altro, quanto è quando pagano l'IMU le scuole paritarie, ossia cattoliche, ricorrendo all'escamotage di inserire nell'edificio una nicchia con Madonnina, per renderlo luogo di culto?

    RispondiElimina
  6. Caro Prof. Bifani la discriminazione viene fatta ad insegnanti quale era Lei,
    perché insegnano nelle scuole paritarie,
    complimenti per la solidarietà alla categoria,
    ora capisco tante cose insegnanti di serie non in base dove insegnano ma cosa insegnano.
    Manfredo.

    RispondiElimina
  7. Mi fa piacere trovare concorde il Sig. Bifani. Giusto per replicare all'anonimo (non so se sia lo stesso o due persone differenti) che cita la Costituzione Italiana dobbiamo ricordare che all’art. 33 dice, fra l’altro, “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.” Credo che questo passaggio sia sfuggito... Posso capire che può sembrare una discriminazione tra insegnanti di un certo livello o meno ma in realtà la confusione è stata data dalle riforme dei Governi degli ultimi vent'anni che hanno fatto passare, volutamente, un concetto diverso della scuola a vantaggio di scuole PRIVATE, sottolineo volutamente per far capire. Azzardo una metafora per cercare di spiegare meglio: favorire finanziamenti alle scuole paritarie(=private) è uguale a finanziare un'attività imprenditoriale comune: potrebbero essere considerati aiuti di Stato ad aziende private. Chiediamoci inoltre come mai la scuola pubblica continua a subire tagli, manca quasi ovunque la carta igienica (impensabile nel 2015), mentre le paritarie ricevono danari. Credo che smentire questo sia illogico oppure si è di parte.

    RispondiElimina
  8. n la scuola pubblica pluriculturale, dove sono accolti anche elementi di altre fedi e con famiglie di orientamenti politici diversi da quelli seguiti dai cattolici. I libri di testo sono scremati con attenzione, specie quello di Storia e di Letteratura, per togliere ogni accenno critico verso la Chiesa, per cui, dalle scuole paritarie, ossia solo cattoliche, escono cittadini con i paraocchi, come i loro insegnanti. Non dimentichi che gli insegnanti di Religione, solo cattolica, sono scelti dai vescovi, ma pagati dallo Stato. Ciò nonostante la religione cattolica non sia più quella ufficiale dello Stato. Perché non reclutiamo anche imam, pastori calvinisti, valdesi, protestanti, rabbini e saggi dei Testimoni di Geova? Infine, non mi ha ancora specificato se, quando e quanto pagano di IMU le scuole cattoliche.

    RispondiElimina
  9. Prof. Bifani lascio a Lei le sue considerazioni, ho citato le dichiarazioni del già Ministro Berlinguer noto "LAICO" ma rispettoso dell'interpretazione della nostra Costituzione.
    Per caso non ha mai dubitato delle sue convinzioni? non pensa che qualche genitore sentendola potrebbe trovare motivo per mandare i suoi figli alle scuole paritarie, come in realtà fanno come motivo di tale scelta.
    Visto che ripete la domanda non sono autorizzato a rispondere quanto pagano le scuole cattoliche di "IMU" posso solo riferire quanto ho constatato quando ero Consigliere Comunale a Fidenza, le suore pagavano tutta l'IMO degli ambienti escluso le sole aule scolastiche.
    Prof. prima di fare demagogia a buon mercato abbia la compiacenza d'informarsi altrimenti dimostra solo la Sua avversità non giustificata che certamente non fa onore alla Sua onorabilità, Tanto Le dovevo.
    Manfredo Pedroni

    RispondiElimina