giovedì 24 luglio 2025

Con la scomparsa di Manuela Catarsi Parma e Fidenza perdono un riferimento culturale



E’ purtroppo mancata Manuela Catarsi, a lungo funzionario di zona della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna.
“Oggi – scrive la Confederazione Italiana Archeologi - il mondo dell’archeologia emiliana, e non solo, ha appreso della scomparsa della dott.ssa Manuela Catarsi, per anni stimata funzionaria archeologa presso la Soprintendenza Archeologica di Parma. La sua passione, competenza e dedizione hanno lasciato un'impronta indelebile nel territorio, contribuendo a preservare e valorizzare il nostro patrimonio storico e culturale. La dott.ssa Catarsi ha dedicato la sua vita alla tutela dei beni artistici e archeologici, lavorando con cuore e impegno al fianco di colleghi e studiosi. La sua presenza era un faro di competenza e umanità, e il suo esempio continuerà a ispirarci nel rispetto e nella cura delle nostre radici. Ci mancheranno la sua disponibilità, il suo essere accogliente e la sua instancabile passione per il territorio. Il suo lascito vive in ogni pietra, in ogni memoria che ha contribuito a preservare e far conoscere. Grazie di tutto”. 

La dottoressa Catarsi, tra le altre (tante) cose aveva anche realizzato importanti studi, scoperte ed approfondimenti sullo straordinario giacimento archeologico di Fidenza, Busseto e della Bassa Parmense. 
Una carriera, la sua, durata quasi quarant’anni. Carriera che l’aveva portata ad essere funzionario di zona della Soprintendenza archeologica dell’Emilia Romagna e vicedirettore del Museo Archeologico Nazionale di Parma. 
Era stata lei, di fatto, inoltre a dare vita al Museo Diocesano di Parma e e all’allestimento della sezione archeologica del Museo del Vino a Sala Baganza. Laureatasi a Bologna in Lettere classiche con una tesi d’argomento archeologico che ha meritato il premio Vittorio Emanuele II, la Catarsi era entrata a far parte del ministero oggi denominato MiBACT nel gennaio 1979. 
«Quando ho iniziato a lavorare per la Soprintendenza, gli studiosi negavano l’espansione degli etruschi nell’Emilia occidentale – raccontava alcuni anni fa in una intervista rilasciata alla Gazzetta di Parma -. Gli scavi che ho condotto nel Fidentino, primo tra tutti quello di Case Nuove di Siccomonte, e nel Parmense, hanno invece dimostrato che gli etruschi hanno colonizzato anche i territori a ovest del fiume Enza”. 
Ricordava anche con piacere che negli anni aveva condotto le esplorazioni di un centinaio di ville romane (tra cui quelle di Cannetolo di Fontanellato, di Pedrignano e di Fornovo); gli scavi in una quarantina di necropoli longobarde, in chiese e in numerosi castelli, riportando interamente alla luce quello di Berceto. 

Aprile 2011, Manuela Catarsi sovrintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna con Romano Artusi e Mino Ponzi alla conferenza a chiusura del corso accademico UNITRE di Storia dell'Arte. L'argomento, trattato in modo magistrale, titolava "Fidenza e Parma: città romane a confronto".

Un suo rammarico, mai nascosto, riguardava il fatto di non essere riuscita a realizzare un museo archeologico a Fidenza, città alla quale era particolarmente legata ed al cui passato aveva anche dedicato diverse ed importanti pubblicazioni. 
I numerosissimi cantieri di scavo archeologico di cui ha avuto la direzione scientifica sia in varie località del territorio di pianura e montane sia all'interno dei centri storici di Parma e Fidenza hanno portato ad arricchire il patrimonio di conoscenze circa la storia e l'evoluzione di queste due città e dei loro ambiti territoriali, consentendo in alcuni casi di cambiare radicalmente le teorie acquisite in sede accademica (es. fasi dell’espansione etrusca in val padana, produzioni locali in età romana e loro circolazione o tappe della conquista longobarda dell’Emilia occidentale). 
 Ha inoltre partecipato ai lavori della commissione preliminare per la redazione di una carta archeologica regionale. Oltre ad aver curato lungamente la didattica museale del Museo Archeologico Nazionale di Parma, si è occupata anche per alcuni anni della didattica di tutti i Musei dipendenti dalla Soprintendenza dell’Emilia – Romagna. 
 Ha collaborato e partecipato all’allestimento di numerose mostre sia di ambito locale che di risonanza internazionale (es.: Maria Luigia donna e sovrana - Colorno 1992; El oro de Italia - Buenos Aires 1994; Antiche genti d’Italia - Rimini 1995; Treasures from Italy - New Delhi 1995; Le terremare - Modena 1997; Aemilia, Bologna 2000; Principi, guerrieri ed eroi, Trento 2004; I Liguri, Genova 2004; San Donnino e la sua Cattedrale. La nascita del Borgo, Fidenza 2006; Vivere il Medioevo, Parma 2006; Roma e le genti del Po, Brescia 2016; Medioevo svelato, Bologna 2018) spesso facendo anche parte dei comitati scientifici o essendone stata in prima persona curatrice. 
 Ha inoltre elaborato per la Curia parmense il progetto espositivo del Museo Diocesano di Parma e per il Comune di Parma della sezione archeologica della Pinacoteca Stuard all’interno del complesso di San Paolo o all’allestimento dell’area archeologica del ponte romano nel sottopasso di Via Mazzini che scaturiscono dagli importanti risultati degli scavi da lei diretti. 
A Fidenza ha curato il difficile restauro e la musealizzazione delle case lignee tardoantiche – altomedievali di Via Bacchini, dell’area archeologica di Piazza Grandi e l’allestimento museale di casa Cremonini-Torre medievale. 
Aderendo all’invito di Comuni, Provincia di Parma e Diocesi di Piacenza, Parma e Fidenza ha inoltre presentato in progress gli scavi all’interno di numerosi edifici sacri (es. Chiesa di San Francesco del Prato (PR), della Pieve di Gaione (PR), delle Chiese di Bazzano e Moragnano (Neviano degli Arduini), dell’Oratorio di San Gaetano di Fontanellato, del Santuario di Careno di Pellegrino P.se, della Chiesa di Cabriolo di Fidenza, della Chiesa di S. Francesco e della Pieve di Casanova a Bardi, delle Chiese di San Cristoforo e San Martino in Rivosecco a Borgo Val di Taro). Ha curato la musealizzazione delle strutture antiche delle Chiese di San Cristoforo Val Vona (Borgo Val di Taro), Pieve di Santa Maria Assunta di Casanova (Bardi) e Pieve di Bardone (Terenzo) di cui ha anche curato la guida a stampa. Ha poi ideato l’allestimento della sezione archeologica all’interno del centro visitatori TAV (Treno Alta Velocità) nella Rocca Sanvitale di Fontanellato relativa allo scavo da lei diretto di una importante villa romana ritrovata in quel Comune a Cannetolo lungo la linea ferroviaria in costruzione, di un opuscolo illustrativo e del power point relativo. 
Ha collaborato attivamente per anni con il Dipartimento di Archeologia - in particolare con le cattedre di Etruscologia e Topografia antica – e col Dipartimento di Biologia Evoluzionistica della Università di Bologna, con i Dipartimenti di Scienze e della Terra e Fisica e Chimica dell’Università di Parma e di Modena e Reggio. Ha tenuto corsi di aggiornamento per guide turistiche, tecnici di cantiere, Archeoclub di Parma, Università degli Anziani e Università Popolare di Parma e UniTre di Fidenza. 
Ha inoltre tenuto lezioni presso l’Università di Parma di archeologia dell’architettura nell’ambito dell’insegnamento di Storia dell’Architettura della Facoltà di Ingegneria e di archeologia e archeologia medievale nell’ambito degli stessi insegnamenti alla Facoltà Lettere e correlato numerose tesi di laurea relative a materiali da lei scavati. Ha partecipato a numerosi convegni sia nazionali che internazionali in qualità di relatore ed ha prodotto oltre 750 pubblicazioni a stampa. 
E' stata Socia della Deputazione di Storia Patria per le Province Parmensi divenendone anche socia onoraria ed ha collaborato con numerose relazioni alle attività del sodalizio poi confluite nei volumi dell’Archivio Storico della Deputazione stessa.Tra i soci fondatori dell’Associazione ex Allievi del Liceo classico Romagnosi di Parma ha fatto parte per oltre un decennio del consiglio direttivo. Tra i soci fondatori dell’Associazione Festa Internazionale della Storia – Parma, dal 2013 al 2019, ne è stata Vicepresidente e dal 2020 Presidente, collaborando attivamente alla vita dell’Associazione e alla realizzazione dei suoi ricchi programmi culturali rivolti sia ad adulti che alle scuole di ogni ordine e grado, oltre che far parte del comitato di redazione degli Atti a stampa che ne illustrano le attività. 
E’ stata anche socia del Lions Club Parma Maria Luigia, di cui ha ricoperto vari incarichi nel Direttivo e di cui nell’anno sociale 2018-2019 è stata Presidente, nel 2019-2020 responsabile di club della LCIF (Lions Club International Foundation), nell’anno sociale 2020 - 2021 Officer distrettuale per i settori relativi a “Parma 2020 capitale italiana della cultura” e per “Ambiente e Vita” incarico questo rinnovato anche per il 2021 - 2022 e per l’anno appena concluso 2022 – 2023 in ognuno dei quali ha organizzato convegni riguardanti cambiamenti climatici, epidemie, salvaguardia rondoni e salvaguardia api e biodiversità. 
Ha collaborato attivamente e concretamente con le principali Istituzioni culturali della città di Parma e della sua Provincia ed ha prodotto, anche in pensione, pubblicazioni relative ai più importanti scavi archeologici da lei diretti nella sua lunga carriera di funzionario MIBACT. 
A lei Fidenza, e non solo Fidenza, devono grande e profonda riconoscenza per lo straordinario lavoro prodotto in ambito storico e culturale.

Paolo Panni

3 commenti:

  1. Una grave perdita davvero. Mi dispiace tantissimo.

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  2. Il comunicato dell'associazione
    "Cari amici, care amiche
    con grande rammarico sono a comunicarvi una triste notizia:
    Manuela Catarsi, già Presidente della nostra associazione, non è più con noi.
    Purtroppo ci ha lasciati troppo presto e improvvisamente.
    Perdiamo un'amica di grande valore e competenza che si è dedicata intensamente
    allo studio della storia con passione e generosità, lasciando in eredità alla città
    preziose tracce del suo lavoro in ambito archeologico.
    Sempre sorridente, vorrei ricordarla così."
    Michela Michelotti (Presidente Festa internazionale della storia-Parma)

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  3. Il Ricordo della Prof.ssa Maria Pia Bariggi, Vicesindaco di Fidenza e Direttore dei Corsi UNITRE:
    "Per Manuela Catarsi
    L’espansione etrusca nel Fidentino, la scoperta di ville romane a Cannetolo di Fontanellato, Pedrignano e Fornovo, l’opera di musealizzazione delle aree archeologiche di Via Bacchini a Fidenza e delle chiese medievali di Bardi e Borgo Val di Taro: Manuela Catarsi, per quarant’anni funzionaria della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia-Romagna è stata protagonista di questo e molto altro.

    Aspettavo, in tanti aspettavamo, i suoi interventi e anche i suoi scritti, ansiosi di conoscere i risultati delle sue indagini archeologiche. Con la curiosità che il passato, specie se lontano, suscita.
    Soprattutto in tanti riconoscevano la sua modestia di studiosa determinata ad essere pragmatica, a guardare alle procedure come ad una opportunità, a non arrendersi alle difficoltà, ad intraprendere sempre nuove avventure di conoscenza, come è stata la Festa Internazionale della Storia.

    È per queste sue doti che oggi, per molti, è un grande dolore sapere che ci ha lasciato.
    Fra questi chi l'ha conosciuta e lavorato al suo fianco, chi apprezzandone il pensiero e l’opera senza averne incrociato mai il cammino, ne ha apprezzato l'appassionato operare nello scoprire e nel raccontare il passato.
    Per le buone pratiche, la generosità, l’intelligenza, la capacità di immaginare il futuro, persino di costruirlo innescando, anche quando scriveva i vari articoli, gli sguardi analitici dei giovani, è stata e sarà un riferimento.
    Soprattutto per chi, come me, ha avuto la sua amicizia.
    Vera amicitia est quae ex virtute et mutuo respectu nascitur."

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