Verso la fine degli anni novanta fu restaurata la guglia della torre campanaria dal fondo fino alla croce sulla punta. Umberto Battini, allora sagrestano, ebbe modo di salire e fare delle foto.
Ora, frugando tra le sue cose ha ritrovato la foto della lapide murata sulla guglia del campanile e come sua abitudine, sapendo di farmi un piacere, me l'ha inviata aggiungendo la sua trascrizione:
RIPERASIONE DOTTIDELLA DETAGULIA DI 21FATTA 186015 NOVI
che, più comprensibilmente, suonerebbe così:
RIPERASIONE DOTTI (la ditta) DELLA DETA GULIA DI 21 (?) FATTA 1860 15 NOVE(MBRE)
Conclude poi Umberto "... quando mi capitano sotto mano le foto della croce, là in alto, te le mando, il ponteggio arrivava fin lì".
Non è questa l'unica lapide murata nella torre campanaria, Claudio Saporetti nel suo libretto "nei misteri di Fidenza" (Quaderni fidentini - N 22) racconta: "sotto l'orologio del Duomo e sopra la nicchia dove, ai tempi nostri, c'era la statua della Madonna dell'Antelami, c'è una specie di mattone marroncino. E' una lapide quasi mimetizzata tra gli altri mattoni...".
La posizione non permetteva, con i mezzi allora disponibili, di scattare una foto, ma, attraverso un complicato gioco di specchi, è stato possibile leggerla e trascriverla.
Risulta così che è stata posta a memoria dell'inizio della costruzione della torre con l'indicazione della data, il 20 giugno 1569, e, di seguito, i nomi dei mastri costruttori e dei committenti.
In un articolo pubblicato da "il Risveglio" nel maggio 1959, Franco Giordani dava la prima notizia dell'avvenuta decifrazione avvisando che le notizie contenute erano ben note da altra documentazione.
Come vedete il nostro duomo ha sempre qualcosa da mostrarci, lo fa sperando sempre che noi, pensando di ristrutturare, non lo distruggiamo.
A.P.
Ai due mastri, Dalla Valle e Dalla Chiesa ( da non confondere con il Generale) sono intitolate due vie nel quartiere artigianale la Bionda.
RispondiEliminaIpotesi e quesiti da paleografa. Grazie, Ambrogio, per una risposta e Buon Anno Nuovo. È attestata una ditta Dotti a metà '800? La parola potrebbe invece essere letta nel senso di [con]dotti = canali, tubi, condutture, passaggi ?
RispondiEliminaInoltre, il lavoro fatto potrebbe leggersi nel senso di riparazione a una guglia 'disfatta' cioè in rovina, in disfacimento, semidistrutta... ?
RIPERASIONE (con)DOTTI DELLA DETA GULIA DISFATTA 1860 15 NOVE...
Non ho competenze e conoscenze per una risposta immediata. Le due letture, quella di Umberto Battini e la tua, possono servire come ipotesi. Servirebbe forse trovare qualche documento nell'archivio della diocesi. Giustissima invece mi sembra la lettura DISFATTA che risolve il primo interrogativo. Grazie
EliminaNon ricordo pienamente, ma mi pare che anche don Amos mi confermò di persona di quella riparazione alla guglia del campanile della ditta Dotti però come detto è un ricordo "sbiadito"
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