Nove piani possono sembrar pochi per qualificare l'edificio "grattacielo", notava Maria Pia Bariggi, assessore a Cultura, Urbanistica, progetto speciale via Francigena del Comune di Fidenza, introducendo. Ma nel 1952 per le diciotto famiglie assegnatarie che, come tante a Fidenza, vivevano in situazioni di disagio abitativo, sembrava appunto di toccare il cielo alzando un dito.
E fu così che si creò una comunità che aveva, negli spazi comuni e nell'ampio cortile, l'occasione di vivere un'esperienza unica e indimenticabile, come d'altra parte, ci dicono le pagine del libro e le parole degli autori, tutti presenti all'incontro. Incontro per altro assai partecipato dal numeroso pubblico, tra il presenti Ornella Scaramuzza Rastelli, decana dei primi inquilini del Grattacielo, poi chiamata al tavolo degli autori.
Al termine, dopo la lettura da parte di Ermanno Sozzi, alias Nonno Abelardo, di una poesia dedicata agli abitanti del "Grattacielo", il Vicesindaco Davide Malvisi ha portato i saluti dell'Amministrazione comunale esprimendo la sua personale convinzione della bontà dell'iniziativa.
È stato un bel pomeriggio,sono rimasta contenta,soddisfatta,il libro è piaciuto .La gente carina e gentile.Molti li conoscevo dall infanzia e altri perché fidentini,Mi sono commossa ,i ricordi emozionano.Grazie per l articolo.
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