Panoramica dell'ex Carbochimica |
Grazie a una politica lungimirante e a uno sforzo enorme stiamo riuscendo a restituire alla città due aree bonificate”
Riunione partecipata aperta ai cittadini |
Fidenza, 9 agosto 2024 - Un altro passo avanti nella importantissima opera di bonifica delle aree ex Cip ed ex Carbochimica è stato formalizzato nel corso della riunione di Giunta del 25 luglio scorso. Nell'occasione è stata infatti approvata una delibera che consentirà di avviare un nuovo cantiere da circa 1,2 milioni di euro sui terreni ex Carbochimica, completando tutti gli interventi finanziati con fondi ad oggi assegnati al Sito di Interesse Nazionale.
“Lo stato della
contaminazione è stato continuamente aggiornato e purtroppo è noto come lo
stesso, sia nella falda che nei terreni, è soggetto a costanti modificazioni –
spiega l'assessore all'Ambiente Franco Amigoni -. Uno scenario complesso,
quindi, che ha richiesto il necessario aggiornamento dei progetti siglati dal
Ministero e la progressiva approvazione degli interventi individuati in quella
sede. Così in Carbochimica abbiamo potuto operare, dopo aver previsto la
demolizione di tutte le strutture fuoriterra, allontanando rifiuti ed
eliminando il serbatoio più grande che funzionava da collettore di tutti i
residui di lavorazione dei diversi processi produttivi”.
Nel 2022 il Comune ha bandito una gara d'appalto per completare una fase dei lavori sull'area, ma le condizioni di mercato e l'eccezionale crescita dei prezzi di smaltimento hanno fatto andare deserta quella gara. Il Comune ha quindi chiesto al Ministero e alla Regione la verifica della disponibilità di somme da destinare prontamente a Fidenza, al fine di poter realizzare gli interventi previsti. Sono stati così indirizzati al SIN Fidenza ulteriori 430.000 euro di risorse non utilizzate a suo tempo nel sito di Sassuolo e Scandiano. Il relativo accordo di programma è stato reso operativo nello scorso mese di maggio.
Un pozzo nell'area. |
A questo punto si è potuto
procedere con la conclusione della progettazione esecutiva e con l'intervento,
che verrà messo in cantiere già a partire da questo autunno, si prevede in
particolare l'ottimizzazione della barriera idraulica, consistente nella costruzione
di ulteriori pozzi di estrazione lungo la parete nord del sito. Si tratta di
strutture necessarie al fine di intercettare in maniera ancora più capillare la
falda contaminata ed inviarla all'impianto di trattamento, impianto che, sempre
in questa fase, verrà opportunamente modificato al fine di garantirne le
necessarie funzionalità di trattamento, in attesa del completo rifacimento che
potrà essere operato nelle fasi successive di bonifica.
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