domenica 1 settembre 2024

Fausto Negri, la facciata della cattedrale di Fidenza e le fotografie di Bruno Vaghi

 

Mercoledì 28 agosto 2024, nel Cortile del Municipio, il prof. Fausto Negri ha ricostruito la narrazione scolpita nelle pietre della facciata della Cattedrale commentando le immagini fotografiche in bianco e nero di Bruno Vaghi titolare del maggior studio fotografico di Parma fina al 1972, anno di chiusura.

Nel 1964 Vaghi ha dedicato le sue attenzioni al romanico fidentino realizzando molte fotografie, oggi conservate da CSAC Sezione Fotografica del Centro Studi ed Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma, avvalendosi di accorgimenti particolari di illuminazione artificiale. Abbiamo potuto ammirare queste opere nell’aprile scorso nella mostra legata "Il faro di Bruno Vaghi sul Duomo" organizzata in occasione del "Francigena Fidenza Festival", nell'Oratorio Chiesa di San Giorgio. La mostra era stata curata dal Prof. Paolo Barbaro, docente dell'Università di Parma, e presentata dal Prof. Arturo Quintavalle.

Tornando all'incontro di mercoledì 28 il Prof. Fausto Negri, che alla facciata del duomo di Fidenza ha dedicato diverse pubblicazioni ed anche, insieme al compianto Umberto Zanella, alcuni filmati diffusi sui social, ha colto l’occasione per aggiornare un pubblico numeroso e attento alle sue ricerche.

Seguendo in linea di massima il naturale andamento da sinistra a destra del racconto “antelamico” Negri si è soffermato via via a commentare le singole immagini fotografiche proiettate su grande schermo, ma prima ha voluto fare una premessa ponendosi la domanda: perché mai un’opera così unica si trova a Fidenza, erede di un Borgo di medie dimensioni, non certo una città?

La risposta, la sua ovviamente, non si è fatta attendere, eccola: quattro i fattori principali che hanno promosso il miracolo: la posizione geografica centrale rispetto alle vie del pellegrinaggio, la presenza delle reliquie del Santo Donnino, fattore questo decisivo nel medioevo, i vantaggi che imperatori come Carlo Magno e Federico Barbarossa hanno pensato bene di concedere al Borgo, per calcolo politico o di prestigio ed infine l’opportunità irripetibile di avere un Antelami, operativo nella vicina Parma, disponibile.

Al termine Paolo Barbaro, presente tra il pubblico, e Maria Pia Bariggi, vicesindaco, hanno sottolineato con parole l’elogio espresso dagli applausi del pubblico durante ed alla fine della conferenza.
Ambrogio Ponzi

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