Riceviamo e pubblichiamo integralmente questo comunicato stampa del Movimento 5 Stelle fidentino che interviene sulle esenzioni TA.RI alla scuole paritarie, "scuole private" nel testo.
Non entriamo nelle argomentazioni a sostegno della posizione del Movimento 5 Stelle, che non presentano novità, ma ricordiamo che le scuole paritarie a Fidenza hanno avuto da sempre un ruolo importante nell'ambito dell'educazione ed istruzione.
Fanno parte, come ne fa parte il volontariato, del patrimonio della città e della sua storia, per chi la conosce.
Il resto conta meno.
Il discorso sulle tasse è debole, anche se efficace per ottenere il consenso proprio di chi le tasse non le paga.
Altro passaggio debole è quando si dice "Nel contempo non ci è chiaro se sono esentate le aziende partecipate del Comune, quelle che sarebbero costrette a chiedere soldi al Comune per pagare le tasse del Comune!".
Sottintende una gestione assistita delle partecipazioni del Comune.
Il sindaco Massari e la sua nuova Giunta hanno approvato il regolamento della TA.RI. (Tassa sui Rifiuti) che ricalca più o meno quello della vecchia TA.RES, ma introduce una nuova esenzione, che ha una connotazione politica molto forte e, secondo noi del Movimento 5 Stelle di Fidenza, profondamente ingiusta.
Il Sindaco ha reso del tutto esenti dal pagamento della TA.RI. i locali destinati ad asilo nido, a scuola materna, a scuola obbligatoria o superiore, di ogni ordine e grado, PRIVATI.
La decisione assunta di non fare pagare le tasse alle scuole private si inquadra in un disegno di privatizzazione dei servizi comunali complessivo di cui il Sindaco dovrà rispondere ai cittadini. Nel contempo non ci è chiaro se sono esentate le aziende partecipate del Comune, quelle che sarebbero costrette a chiedere soldi al Comune per pagare le tasse del Comune!
Siamo assolutamente contrari al fatto che vengano agevolate da questa Giunta le scuole PRIVATE. Alle nostre richieste di spiegazioni, nella Commissione Affari Istituzionali e Bilancio del 5 settembre, il Sindaco ha motivato questa scelta con la seguente giustificazione “l’esenzione è stata introdotta … per volontà dell’Amministrazione Comunale”.
Si rammenta che la Costituzione Italiana, all’art. 33, dice, fra l’altro, “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.”
Il fatto che i cittadini di Fidenza debbano pagare ciascuno un po’ di più di tasse, per compensare le tasse che non vengono fatte pagare alle scuole private, oltre ad essere anticostituzionale, insieme alla privatizzazione dei servizi socio-assistenziali, suona come un affronto ai cittadini di Fidenza, che, come nel resto d’Italia, soffrono di questa grave crisi economica congiunturale diffusa che non consente di scialacquare le poche risorse a disposizione.
Ancor più vergognoso se si tiene conto che il Comune eroga soldi a chi porta i propri figli negli asili privati. Mentre il Sindaco Massari fa pagare la TARI-TASI più alta ai cittadini, per compensare il regalo fatto alle scuole private, allo stesso tempo fa concorrenza alle scuole pubbliche comunali, quindi a sé stesso, erogando “voucher” (soldi) a chi porta i figli nelle scuole private, come rilevabile sul sito del Comune.
La logica di privatizzazione dei servizi sociali, educativi, essenziali per la vita dei cittadini, non ci sembra appartenga ad un partito, oggi al governo della città di Fidenza, che si professa di sinistra e che nel lontano passato ha fatto grandi battaglie per garantire pari diritti a tutti, e non soltanto a chi se lo può permettere.
Fidenza, 5 ottobre 2014
Per una volta, sono d'accordo con il M5S, le scuole private o paritarie, qui in Italia, sono solo e soltanto quelle confessionali cattoliche. Non so se siano tassate anche quelle ebraiche ed islamiche. Per me, chi vuole iscrivere i figli in questo tipo di istituti scolastici di chiaro indirizzo ideologico e religioso, lo deve fare a sue esclusive spese, senza pesare sul resto dei cittadini, anche perché non vedo in esse qualità migliori rispetto al settore pubblico omologo. Non siamo in un califato cattolico, qui in Italia; o sì? Ah, dimenticavo che siamo governati dal Vaticano...non è che su questa esenzione abbia pesato il parere favorevole di un certo componente cattocomunista della Giunta?
RispondiEliminaSuggerirei al Sindaco di rileggersi non solo l'art. 33 ma l'intero impianto della Costituzione Italiana e di meditare su di Essa: forse commetterebbe qualche errore in meno. Purtroppo, tali sono figli degeneri di accordi elettorali tra il PD (Partito Democristiano) e la Curia fidentina. "Acta est fabula, plaudite!" e pagate le tasse.
RispondiEliminaChe penosa ideologia. Scelgo 100 volte le scuole "private", scelgo di non andare a Vaio ma a farmi curare dove mi pare, scelgo sempre per la libertà di scegliere.
RispondiEliminaChi fa queste scelte paga sempre 2 volte e non pesa proprio su nessuno, anzi è l'esatto contrario.
Quando qualcuno o qualche cosa è privato, significa che manca di qualche cosa. Per me, gli fa difetto l'imposizione di costi aggiuntivi notevoli, per gli utenti, rispetto al pubblico, che solo pochi sono in grado di sostenere. Il tutto diventa la vetrina snob di un certo status symbol di censo, mai di ceto e nemmeno del desiderio di cultura, formazione ed informazione qualitativamente migliori. A Salso, ad esempio, frequentavano una scuola privata soprattutto pargoli di indigeni danarosi, desiderosi di ostentare il contenuto delle loro scarselle ai proletari, frequentanti le scuole statali.
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