Villa Alberti col suo parco-giardino si trovava in Via Berenini di fronte all'ingresso del’ex convento dei Gesuiti. Nella foto vediamo il lato posteriore della villa.
Fu rasa al suolo dal progresso nel 1977, il sindaco in carica era allora Giovanni Mora. L'area fu scelta dalla SIP, compagnia telefonica di monopolio, per l’installazione di una centrale di ripetizione segnali.
A nulla valsero le dichiarazioni di Italia Nostra e la baldanza di un giovane radicale che in segno di protesta si incatenò alla cancellata di quell'edificio Liberty. La sua voce non fu sufficiente ad arrestare le ruspe dei demolitori.
La villa fu «regolarmente» demolita ed al suo posto sorse un blocco di cemento, una sorta di bunker, da cui spunta una vertiginosa antenna, tuttora in funzione, monumento alla tecnologia delle comunicazioni che muoveva allora i suoi primi passi da gigante.A nulla valsero le dichiarazioni di Italia Nostra e la baldanza di un giovane radicale che in segno di protesta si incatenò alla cancellata di quell'edificio Liberty. La sua voce non fu sufficiente ad arrestare le ruspe dei demolitori.
Le immagini del prima e del dopo dicono tutto. Bastano per capire quel che si è perso. Anche il giovane nel frattempo è un po’ cambiato ma all’anagrafe si chiama sempre Carduccio Parizzi.
La costruzione che dal 1977 insiste sull'area della demolita Villa
Alberti è ripresa da Via 1 Maggio e da Via Costa, sul fronte
di Via Berenini la vegetazione nasconde pudicamente il tutto.
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RispondiEliminaNon è chiara la posizione: la foto storica sembra presa da viale I Maggio (sullo sfondo infatti si vede cupola e campanile di S. Michele), mentre le foto odierne sembrano prese da via Bernini e via Costa. Cosa c'entrano viale Martiri e via Manzoni?
Devo convenire che hai ragione in gran parte. Ho controllato e quindi corretto.
EliminaEra la villa signorile di s.Michele. Aveva anche un grande giardino, meta di scorribande. Quanti ricordi!!
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