Che Fidenza fosse a Nord di tutto quanto è più a Sud tutti lo sapevamo. Oggi sappiamo anche di essere la città del Pinguino anzi di tanti Pinguini alcuni di centro altri di periferia e di collina.
Questo edificio di 7 piani che altera significativamente l'assetto urbano di via IV novembre caratterizzato in questa parte da villette a due piani con antistante area verde o cortilizia è reso possibile a seguito della DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE del 15/09/2005 (Delibera N.: 74 avente per oggetto: "PRG. MODIFICA DI ASSETTI FISICO MORFOLOGICI DELLA SCHEDA 2.6 "EX DISTRIBUTORE ESSO" (ART. 23.6 N.T.A.).")
Per ricondurre il progetto nella legalità si è resa una delibera del Consiglio Comunale che ne ha sanato il contrasto con i parametri edilizi ed urbanistici previsti dal piano regolatore vigente.
Questo avviene in data 17 luglio 2003, si esprimono a favore Tedeschi Massimo, Toscani Luigi, Antonini Paolo, D’Angelo Giancarlo, Vanicelli Davide, Sartori Rita, Ferrante Sigismondo, Costa Giorgio, Maffini Ennio, Tomasetig Luciano, sono contrari solo Gandolfi Stefano, Mambriani Enrico mentre il consigliere Scudieri Luigi si astiene. Hanno invece scelto di uscire dall’aula prima della votazione i consiglieri di minoranza Rainieri Michele, Uni Benvenuto, Bonatti Lino, Calza Paolo Mario e Denti Stefano.
Le motivazioni del provvedimento sono da ricercarsi nei "risvolti di interesse generale contenuti nella richiesta , in rapporto agli aspetti economici ed occupazionali correlati all’eventuale realizzazione dell’insediamento" .
Il relatore in Consiglio Comunale è il presidente Toscani, manca nella delibera accenno al parere della Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio, organo consultivo in materia di qualità urbana ed architettonica e paesaggistico ambientale.
Tutto bene quel che finisce peggio, un edificio costruito per diventare la sede amministrativa e di rappresentanza di un'azienda moderna e con ventilati risvolti positivi occupazionali si presenta alla nostra ed altrui attenzione con uno striscione che propone a terzi l'affitto di spazi configurando un'operazione di speculazione immobiliare a tutti effetti. Come tale avrebbe dovuto rispettare i parametri del Piano Regolatore, ma ormai anche la nostra città è diventata che una "variante", indipendente dal buon gusto e dalla vivibilità.
Dopo aver cambiato volto alla campagna attorno alla città ormai diventata periferia della periferia o villaggio commerciale l'edilizia si spinge sulle prime colline. Emblematica la costruzione di una serie di edifici sulla costa che porta a Siccomonte in posizione dominante dal punto di vista panoramico. Si tratta di una forzatura del Prg e del regolamento edilizio certamente ben congegnata in un ambito di intervento in cui la funzione pubblica di controllo è inesistente per un motivo molto semplice: l'operazione è stata condotta senza delibera della Giunta Comunale ma sulla base di atti gestiti dall'Ufficio Tecnico in completa autonomia. La presentazione dei progetti è avvenuta nel periodo in cui la Commissione per la Tutela del Paesaggio era direttamente presieduta dal responsabile dell'Ufficio Tecnico Comunale che rivestiva pertanto la duplice figure di controllato e controllante!
Sia tratta di quattro edifici sul crinale della collina che porta a Siccomonte di tipologia costruttiva dubbia in quanto non riconducibile ad una finalità strettamente legata all'uso agricolo.
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