Acquarello con tema coloniale (anni venti)
La colonizzazione italiana della Libia all’epoca di Giovanni Giolitti, iniziò con la una facile conquista delle città lungo la costa, mentre i villaggi arabi interni, sotto la protezione dei turchi resistettero più a lungo.
Gli italiani a Tripoli: siamo nel 1911 |
L'esercito italiano dovette fronteggiare la guerriglia nel Fezzan e per vent'anni dovette combattere la resistenza organizzata dai Senussi.
1926 Occupazione di Giarabub oasi principale dei senussi |
Nel 1930 furono deportate le tribù che abitavano il deserto cirenaico e chiusi i centri mistici ma anche politici ed economici senussiti e con la morte del capo della guerriglia libica Omar al-Mukhtar si completò la "pacificazione" ottenendo il completo controllo di tutto il territorio libico ed iniziò l'afflusso e l'insediamento di coloni provenienti in particolare da Veneto, Sicilia, Calabria e Basilicata.
Il Governatore Maresciallo Badoglio, con i capi ribelli ora sottomessi all'Italia Barce (El Merg) 13 giugno 1929 |
Il primo governatore fu Italo Balbo che organizzo la Libia e fece costruire la Via Balbia, parallela alla costa del Mediterraneo. L'immigrazione italiana si interruppe nel 1940, con l'ingresso dell'Italia nella seconda guerra mondiale. Nel gennaio 1943 gli Alleati occuparono la Libia e col Trattato di Pace del 1947 l'Italia rinunciò a tutte le sue colonie, compresa la Libia. La Libia dichiarò poi l'indipendenza come Regno Unito di Libia, monarchia ereditaria e costituzionale (parlamentare) sotto re Idris. Il regime di Gheddafi data dal settembre 1969 a seguito di un colpo di stato.
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