1 gennaio 2011 Gino Narsetti presiede la cerimonia di auguri delle associazioni combattentistiche |
Quella che presentiamo è poesia dove l'afflato patriottico val più della metrica. Risale al 1943, il concittadino Gino Narseti è a Biserta a presidiare l'impero animato dal più puro amor patrio. Questo spirito messo in versi diventa poesia e viene pubblicato su un periodico locale il 22 maggio 1943 con un breve ma significativo commento. Ecco il commento e due strofe della poesia:
"Non sapevamo di avere fra i nostri camerati anche un altro poeta. Eccolo qui: è il caporal maggiore Gino Narsetti della 43a Compagnia. La poesia che ci manda è, come lui stesso ci spiega, una specie di diario messo in versi. Qualche pedante troverà che la forma non è sempre un gioiello di perfezione e che qualche verso zoppica per deficienza e sovrabbondanza di sillabe. Non importa; è lo spirito che li anima che più conta."
Dal settore « C »Quarantuno siam; giovani ardenti
Del settore dei forti e contenti.
Giunta sera allegri cantiamo
Tutti uniti canzoni che fan
Rammentar la Patria lontana
La Mamma che ci ama
La donna del cuor.
Senti il rombo di un motore
Che nell'aria si diffonde
Ognuno con il proprio ardore
Corre al posto dell'onore.
Vengan pure gli Americani
Noi siam pronti a guerreggiar,
E già il fusto in pressione
E la nebbia in funzione
Siamo all'erta per l'onor.
"La canzone continua per altre strofe che solo la spazio ci impedisce di pubblicare per intero"
"La canzone continua per altre strofe che solo la spazio ci impedisce di pubblicare per intero"
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