«Luigi Musini, garibaldino e medico di Fidenza al quale il Museo del Risorgimento fu dedicato, e gli oltre trecento nostri concittadini che parteciparono alle campagne risorgimentali saranno gli altri attori di una storia racchiusa a OF Orsoline Fidenza», ha detto l’assessore alla Cultura, Lina Callegari, che ha poi spiegato come «attraverso aperture straordinarie del Museo del Risorgimento, mostre, laboratori, concerti e occasioni d’incontro si cercherà di riscoprire e raccontare gli avvenimenti che hanno “fatto l’Italia”, per restituire alle scuole e alla coscienza civile una pagina molto importante della storia della nostra città e del nostro Paese. Fidenza possiede una rarità: l’album dei Mille, uno dei pochissimi esemplari esistenti, che contiene le fotografie dei protagonisti della spedizione garibaldina del 1860».
Il 17 marzo le celebrazioni prenderanno il via alle ore 10.00con una visita guidata al Museo civico del Risorgimento “Luigi Musini”. Alle 15.30 in piazza Garibaldi si terrà “Inni per l’Unità d’Italia verso il Museo Luigi Musini”, con la partecipazione della banda “Città di Fidenza” e il corteo delle associazioni combattentistiche e d’arma. Alle ore 16.15 all’Auditorium di OF Orsoline Fidenza si terrà il consiglio comunale straordinario, nel corso del quale sarà letto ufficialmente il testo della Legge 4671 del 17 marzo 1861, che conferisce a Vittorio Emanuele II il titolo e il trono per sé e per i suoi discendenti. Seguirà la presentazione dell’Album dei Mille, conservato al Museo Musini.
Ambrogio, una delle cose che mi hanno sempre dato fastidio, sulla faccenda del Risorgimento, oltre a certi atteggiamenti di disprezzo del sor conte Cavour verso Garibaldi ed i garibaldini, è stato il fatto che il Re non assunse, per sè ed i discendenti, una nuova numerazione, cioè non accettò mai di chiamarsi V. E. I, re d'Italia,ma continuò con quella dei monarchi sabaudi.
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