Forse non tutti sanno che Angelo Bersani (1907-1988) , al termine di una vita di valente artigiano nell’arte di fabbricare le scarpe, si era dedicato totalmente alla sua passione segreta: i quadri. Un prezioso volume, a cura di Luigi Buratti , ne ripercorre la storia.
Assunto a 16 anni presso la ditta Cortellini di Fidenza, aveva imparato l’arte del modellista a Bologna per poi perfezionarsi presso alcuni rinomati calzaturifici di Milano tanto che alcune sue “creature” erano state pubblicate nella prestigiosa rivista “Ars Sutoria”.
Sposato con due figlie, nel 1949 apre un proprio esercizio in via Cavour con annesso laboratorio, dove diventa in breve tempo un maestro che trasmette l’arte ha i suoi operai: Franco Cacciali, Piero Frati, Ivo Marchignoli, Renzo Paraboschi, Deo Pinotti, Giorgio Zalini.
Tra i clienti importanti che Angelo ha servito vanno citati almeno i conti Caprilli di Genova, la marchesa Pallavicino di Busseto, i titolari dell’hotel Miramonti di Cortina D’Ampezzo, il baritono Carlo Tagliabue.
Ma, come dicevamo all’inizio, solo al termine dell’attività Angelo Bersani ha potuto dedicarsi interamente alla pittura.
Ha dipinto vari soggetti: paesaggi, nature morte, ritratti di personaggi famosi. Tra questi spiccano Giuseppe Verdi e papa Giovanni XXIII di cui è stata ripercorsa l’intera vita: dai natali di Sotto il Monte (1881) alla morte in Vaticano (1963).
Nel 50° della sua scomparsa le figlie di Angelo, Renata e Gabriella, hanno donato alla parrocchia di s. Maria Annunziata di Fidenza l’intera collezione riguardante “il Papa buono” che risulta composta di 20 opere. Collocate nel salone parrocchiale esse saranno benedette domenica 30 dicembre dal vescovo di Fidenza, mons. Carlo Mazza al termine della s. Messa che verrà celebrata alle ore 10,15.
Da "il Risveglio" periodico settimanale della Diocesi di Fidenza
La figura della Madonna col Bambino seduta sul davanzale di un chiosto è ripresa dalla Madonna del Rosario di E. P. Murillo, conservata al Museo del Prado di Madrid. Si tratta di un olio su masonite del 1979 dipinto da Angelo Bersani che fa parte della Collezione mons. Lodovico Bonini del Museo del Duomo di Fidenza
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