"Ai miei tempi" la raccolta differenziata funzionava senza bisogno di particolare informativa o, come si dice oggi "gestione": l'attuale rifiuto "umido" veniva in gran parte riciclato in cucina (famosa a Fidenza la frase "mamma dacci l'umido"), imballi in carta ed in legno servivano da combustibile, la plastica era ancora sconosciuta, solo poca roba finiva alla discarica situata in zona periferica.
Chi volesse visitare questo storico luogo deve percorrere Via Crocerossa poi proseguire costeggiando il tiro a segno fin oltre la tangenziale dopo la collinetta terrapieno dello stesso tiro a segno.
Oggi il rifiuto è un business e la raccolta un problema, molte opinioni si scontrano anche in sede politica.
Jean Rudo ci manda questo comunicato corredato da tabelle dimostrative, lo riportiamo integralmente omettendo per il momento gli allegati, la Gazzetta di oggi riporta la sintesi del comunicato di Rete Civica Fidenza.
Nell'articolo della Gazzetta si cita anche questo blog relativamente ad un articolo di Jean Rudo su questo interessante argomento, ma ecco la nota di Jean Rudo
Gestione dei rifiuti urbani 2015
La tariffa di
riferimento rappresenta, come specifica
l’art. 2, d.p.r. 158/1999, “l’insieme dei
criteri e delle condizioni che devono essere rispettati per la determinazione
della tariffa da parte degli enti locali” (comma 1), in modo da “coprire tutti i costi afferenti al servizio
di gestione dei rifiuti urbani” (comma 2).
Il metodo,
pertanto, è costituito da un complesso di regole, metodologie e prescrizioni per
determinare, da un lato, i costi del servizio di gestione e, dall'altro,
l’intera struttura tariffaria applicabile alle varie categorie di utenza (cfr.
anche art. 3, comma 1, d.p.r. cit.), affinché il gettito che ne deriva, determini la totale copertura dei costi del
servizio.
L'art. 3, comma
2, precisa che “La tariffa è composta da
una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo
del servizio, riferite in particolare agli investimenti per le opere e ai
relativi ammortamenti, e da una parte variabile, rapportata alle quantità di
rifiuti conferiti, al servizio fornito e all'entità dei costi di gestione”.
L’art. 4, comma 3, prescrive infine che “La tariffa, determinata ai sensi
dell'articolo 3, è articolata nelle fasce di utenza domestica e non
domestica”.
Da questo si evince che è la parte variabile quella rapportata alle
quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all'entità dei costi di
gestione”Nell'allegato è contenuta una simulazione per un immobile di 80 mq dove si può notare che nonostante si sia abbassata di circa un 3% la parte variabile (quella legata al rifiuto effettivamente prodotto) si è compensato il minor gettito aumentando mediamente del 8/10% la parte fissa (piano tariffario). In questo modo il cittadino paga sempre uguale, anzi per i nuclei familiari con 1 o 2 componenti sono previsti leggeri aumenti che ho riportato in tabella.
Lascio a ciascuno di voi ogni eventuale commento o riflessione in merito, ma volevo mettere le mani avanti prima che dicano che hanno abbassato le tariffe...perché nel migliore dei casi sono rimaste invariate mentre in alcuni sono aumentate, seppur di poco.
Ma la vera domanda è un'altra
Dai documenti presentati si nota che la percentuale di differenziata è continuata a salire fino al 2012 poi nel 2013 e 2014 ha invertito la tendenza anche con Massari che, in campagna elettorale, aveva criticato ovviamente solo il 2013. A quanto pare nemmeno lui riesce a fare miracoli e nonostante i cittadini dimostrano ogni anno che passa sempre maggiore attenzione verso la raccolta differenziata, la tariffa non diminuisce. Come mai??
Un caro saluto
Jean Rudo
P.S.: Lascio a voi ogni considerazione, tuttavia segnalo che nelle utenze domestiche ci sono aumenti del 1-3% per i nuclei composti da una o due persone a prescindere dalla metratura dell'immobile, mentre nelle utenze NON domestiche ci sono aumenti a due cifre (+15%) per Case di cura, Ospedali e banchi del mercato di beni durevoli. Segnalo inoltre aumenti dell'8% per le banche e del 3% per i banchi del mercato di generi alimentari.
J.R.
Nel Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani per l'Anno 2015 si afferma:
RispondiEliminaLo smaltimento dei rifiuti solidi urbani avviene prevalentemente mediante il conferimento in discarica. Negli anni si è assistito ad una riduzione del conferimento, dovuta alla maggiore consapevolezza dei cittadini nell'effettuare la raccolta differenziata.
A ben vedere dai dati della medesima relazione questo è vero in parte e cioè per gli anni 2010/2011/2012 mentre per gli anni 2013 e 2014 è vero il CONTRARIO.
2010 - 3.608.300 Kg
2011 - 3.371.020 Kg
2012 - 2.735.300 Kg
2013 - 2.863.470 Kg
2014 - 2.936.420 Kg
Vuoi vedere che nel 2013 e nel 2014 i cittadini hanno perso un pò di consapevolezza???
Forse i cittadini si sono rotti i coglioni di tribolare e spendere sempre di più per avere meno servizi.
RispondiEliminaUna cosa è certa, la decisione di raccogliere solo una volta la settimana l'indifferenziata è una cagata pazzesca!
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