La pazienza colpevole dei cittadini è stata messa a dura prova, distrutta (ristrutturata) in varie parti più o meno storiche la città, ora il masochismo urbano che ha qualificato la nostra "classe politica" prende di mira gli alberi.
Dopo vari assaggi qua e là ora la campagna dei tagli batte la città a tappeto, e in un tappetto la sta riducendo.
Avendo ormai tolto molto ai cittadini non restava che l'ombra, da questa settimana anche questo verrà tolto ai cittadini, occorre quindi muoversi e così ci hanno pensato Angela Amoruso, grillina (pardon del Movimento 5 Stelle) e Gabriele Rigoni di Rete Civica Fidenza si aggrega.
Lo dice perfino la Gazzetta che tuttavia utilizza l'immagine dell'unica pianta in cattivo stato passatele dal Comune.
Il povero borgsàno, tornato al paese,
trova solo case su case catrame e cemento
là dove c'era l'erba ora c'è
una brutta città
e quelle case in mezzo al verde ormai
dove saranno
non so no so perché continuano
a costruire le case
e non lasciano l'erba, non lasciano l'erba
non lasciano l'erba
e nemmeno una pianta...
e non se andiamo avanti così
chissà come si farà
chissà chissà come si farà.
Il povero borgsàno, tornato al paese,
RispondiEliminatrova solo case su case catrame e cemento
là dove c'era l'erba ora c'e
una brutta città
e quelle case in mezzo al verde ormai
dove saranno
non so no so perché continuano
a costruire le case
e non lasciano l'erba, non lasciano l'erba
non lasciano l'erba
e nemmeno una pianta...
e non se andiamo avanti così
chissà come si farà
chissà chissà come si farà.
IL POTATORE DI BORGO
RispondiEliminaSaltellando va per le vie di Borgo
Con l’ascia in man
Verso la sua mission;
fischiettando angeliche melodie
il massar felice s’accinge
al piacevole potar;
pota a destra e pota a manca
men la scure con tecnica e bravura;
tutti al Borgo allor furono contenti
che finalmente hanno
il grande potator.
Ambrogio, il fatto è che gran parte dei borgsàni sono di origine agricola; e fin qui, nulla da eccepire, anzi, tanto di cappello per chi sa coltivare la terra, con immensa fatica. Ma costoro vogliono far dimenticare la loro origine, se ne vergognano, ed allora, come si vedono attorno alberi, erba , fiori, li tagliano e li abbattono, e ci sostituiscono il cemento, che fa molto più abitante di città. Intanto, in casa, con uno spazzolino apposito, quotidianamente, cercano inutilmente di levarsi da sotto le unghie dei piedi lo sterco di vacca, rimastogli in eredità dalle stalle avite, per non sporcare le scarpine griffate, comperate all'Outlet.
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