L'austera gesuitica casa della moda. |
Nei sogni di Massimo Tedeschi c'era e, forse ancora c'è, la Via Francigena. All'altare della Via Francigena non ha esitato a promuovere un progetto di poli culturali.
Fidenza sarebbe stata uno di questi poli, anzi il polo di eccellenza, visto che non esitò a commissionare un progetto che vedeva il Palazzo dei Gesuiti come luogo di soggiorno di studiosi e pellegrini, di biblioteche dedicate, sale e saloni.
Un grande progetto che appoggiava su una base di 6.000.000 di potenziali utenti.
Il progetto si fece, finanziamenti furono ottenuti e se ne andarono in convegni insomma ecco un po' di documentazione che ci riporta indietro di secoli anche d'acqua ne è passata nello Stirone e questi documenti di sei anni fa pesano più dei miei 75 (da compiere).
Ora un'altro progetto avanza e noi ci mettiamo da parte attenti all'acqua che scorre e pian piano erode anche i progetti.
Il Collegio dei Gesuiti di Fidenza
Il futuro prossimo venturo del Collegio dei Gesuiti secondo Massimo Tedeschi ed il progetto dei proff. arch.tti Guido Canali e Giovanni Del Boca
Il progetto relativo all'ex collegio dei Padri Gesuiti di Fidenza si inserisce negli interventi di recupero e riassetto degli immobili che hanno caratterizzato storicamente la città.
L'edificio - le cui dimensioni sono di 105 metri (lato maggiore) e 54,5 metri (lato minore) - è stato destinato nel corso dei tempi a diverse funzioni.
Iniziato nel 1697, ne fu realizzato in pieno solo una parte; il disegno si deve al Gesuita piacentino Stefano Maria Brameri. Negli anni di maggior splendore il Collegio arrivò ad ospitare ben 300 allievi fino a quando fu chiuso nel 1806, quando Napoleone soppresse definitivamente l'ordine dei Gesuiti. Divenne così ospizio per mendicanti fino al secondo dopoguerra, quando, dopo una radicale trasformazione, assunse il ruolo di "casa protetta" per anziani.
Attualmente il complesso ospita realtà variegate: uffici pubblici, aule didattiche, sedi di associazioni…
Un primo progetto di recupero dell'immobile è scaturito dalla conoscenza del progetto didattico Centro Culturale Europeo (CCE), nato a Saint Jean d'Angely in Francia nel 1989.
Il Centro Culturale Europeo è un modello di educazione non formale rivolto ai giovani dai 15 ai 18 anni e basato sullo svolgimento di sessioni trinazionali. Durante queste sessioni, alunni di tre diverse nazionalità, tutti frequentanti le scuole medie superiori, si ritrovano insieme in un luogo deputato e idoneo per svolgere attività teoriche e pratiche finalizzate all'apprendimento di un tema europeo.
Il CCE parte dal presupposto che la comprensione dell'identità europea e la solidarietà tra le varie nazioni e culture sia alla base del vivere comunitario.
La conoscenza di questa esperienza ha spinto l'amministrazione di Fidenza a riflettere sull'istituzione di una simile realtà a Fidenza, inaugurando il CCE Sigeric.
In CCE Sigeric di Fidenza è dedicato al tema storico della Via Francigena, antica via di pellegrinaggio che dal Medioevo ha messo in contatto i popoli d'Europa e ha lasciato lungo il percorso retaggi, culturali storici e artistici.
Fidenza, XXXVI tappa della Via Francigena, ritrova in questo tema l'apertura all'Europea che da sempre l'ha caratterizzata.
Il Centro di Cultura Europea Sigeric di Fidenza, che ha avuto una sessione inaugurale dal 29 novembre al 13 dicembre 2003 e una seconda sessione dal 19 marzo al 2 aprile 2006 in strutture provvisorie, avrà la sua collocazione definitiva nella sede dell'ex Collegio dei Padri Gesuiti.
Le necessità connesse all'esperienza didattica ha portato all'elaborazione di appositi spazi per l'ospitalità, le lezioni plenarie e in gruppi, i laboratori e le esibizioni
- 40 camere da 3 letti con relativi bagni o bagni comuni in numero idoneo. In ogni camera verranno alloggiati tre ragazzi di diversa nazionalità per favorire la socializzazione;
- 10 camere matrimoniali con bagno. Questi ambienti saranno destinati ad ospitare i professori accompagnatori delle classi che effettuano gli scambi o eventuali ospiti e relatori;
- 6 laboratori d'arte di 400 mq attrezzati. Le attrezzature saranno specifiche per ogni laboratorio (pittura, scultura, canto, danza ecc..)
- 2 sale da conferenza (120 e 50 posti);
- uno spazio gallery per installazioni multimediali dove istituire un percorso museo-virtuale della Via Francigena e degli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa;
- 1 locale multimedia con 10 computer in rete;
- 1 centro documentazione (50 mq);
- 1 auditorium da 300 posti per le attività teatrali, conferenze e manifestazioni. La struttura potrebbe essere utilizzata anche per altri eventi e manifestazioni non direttamente legate al CCE;
- un laboratorio musicale tipo sala prove;
- un ristorante da 120 posti per le esigenze del CCE, ma potrebbe essere una struttura con una vita propria che durante i periodi in cui non si svolgono le Sessioni trinazionali sia funzionale a tutta la cittadinanza;
- 1 bar;
- 1 locale discoteca inteso come un ambiente deputato a svolgere serate danzanti. Non è previsto che la struttura sia un locale pubblico ed accessibile a chiunque;
- 6 uffici informatizzati per le funzioni direttive ed amministrative;
- 1 locale per deposito di materiale vario ad uso degli uffici e delle aule di insegnamento;
- 1 archivio
Oltre al CCE, la disponibilità di tali spazi trasforma l'immobile nel contenitori ideale per altre attività a carattere culturale, rendendolo un punto di richiamo a livello non solo locale, ma anche internazionale.
La possibilità di ospitalità risponde sia all'esigenza dell'ospitalità dei pellegrini francigeni, sia alla possibilità di ospitalità per diversi gruppi, si pensi a titolo esemplificativo al turismo scolastico.
I grandi spazi a disposizione e le moderne tecnologie in dotazione, rendono poi possibile una collaborazione con il mondo universitario per ospitare a Fidenza master e corsi di specializzazione (il collegio dei Gesuiti è già sede del corso universitario in infermieristica).
Grazie all'utilizzo delle nuove tecnologie e alla messa in rete di diverse realtà territoriali, che permetterebbe di sfruttare al meglio le potenzialità di questo spazio, il Collegio si può prestare a divenire un Centro di documentazione sugli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa.
Dalla sua primaria concezione didattica, il Centro Culturale Europeo Sigeric mira dunque ad ampliare le sue funzioni, per confermarsi quale fulcro di un progetto di centro di documentazione multimediale, che si propone di favorire, oltre che la fruibilità del percorso, un suo utilizzo in termini scientifici e didattici, ricreando le suggestioni del cammino per chi già lo ha intrapreso o si appresta ad farlo. Per il pellegrino, lo studioso, il turista consapevole, il centro di documentazione multimediale rappresenterà un'oasi di conoscenza, che coniugherà l'approfondimento didattico e l'arricchimento esperienziale alla presa di coscienza delle "comuni radici europee" andatesi costruendo lungo gli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa, dei quali la Via Francigena è un tassello vitale.
Il complesso diventerebbe un contenitore di esperienze per promuovere la conoscenza e condurre Fidenza sulla strada maestra per l'Europa incrementando, allo stesso tempo, le sue potenzialità turistiche.
Scheda tecnica
Il Comune di Fidenza ha in corso di realizzazione, con la responsabilità del Settore UTC-Assetto del Territorio (nelle persone di arch. Alberto Gilioli, arch. Elena Ferrandi e Nino Manno) e in collaborazione con il Servizio Marketing Territoriale, Progetto Europa e Turismo (nelle persone di dott.ssa Carla Cropera e di dott.ssa Barbara Usberti), il recupero dell'ex Collegio dei Gesuiti da destinare a Centro di Cultura Europeo "Sigeric".
A tal fine è stato predisposto un progetto preliminare complessivo, approvato dalla competente Sovrintendenza, con una spesa prevista in 17,5 milioni di euro.
La progettazione è stata affidata ai proff. arch.tti Guido Canali e Giovanni Del Boca.
Nell'agosto del 2007 è stato approvato il progetto esecutivo del I° stralcio dell'intervento consistente nell'eliminazione delle opere incongrue comportante una spesa di €. 401.092,85, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna ai sensi della l.r. 16/2002. Tale intervento è in corso di ultimazione.
Nel mese di novembre 2007 è stato approvato il progetto esecutivo per la realizzazione del II° stralcio di intervento consistente nel consolidamento strutturale e rifacimento delle coperture e nel restauro e riuso degli ambienti posti ai piani secondo e terzo. Dette opere comportano una spesa di €. 3.500.000,00 (di cui €. 500.000,00 di fondi del Comune ed €. 3.000.000,00 di contributo regionale sul programma Contratti di Quartiere II). Per l'attuazione di questo secondo stralcio di intervento si è in procinto di esperire la gara per l'affidamento dei lavori.
Le cronache di quei giorni
La Via Francigena ed i nuovi poli culturali lungo il percorso
Il convegno di Fidenza ha presentato ufficialmente tre proposte di grande rilievo alla presenza degli Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa
La Via Francigena e gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa sono stati i grandi protagonisti nella conferenza stampa e tavola rotonda che si sono svolti giovedì 27 febbraio a Fidenza, presso il Ridotto del Teatro “Magnani”. Un’attenzione particolare è stata dedicata ai nuovi percorsi reali e multimediali per una rete europea di musei e centri di documentazione. che sorgeranno proprio in tre città presenti lungo l’Itinerario dell’Arcivescovo Sigerico: Vercelli (Bilemme), Fidenza (Collegio Gesuiti) e Monteriggioni (complesso presso Abbadia a Isola).
Hanno partecipato all’incontro il presidente dell'associazione Europea delle Vie Francigene on. Massimo Tedeschi, il direttore dell'Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo Michel Thomas Penette, i sindaci di Fidenza, Giuseppe Cerri, di Monteriggioni, Bruno Valentini, ed il consigliere delegato per la città di Vercelli, Rita Balassino.
Presenti anche il Consigliere della Regione Toscana Mario Lupi, gli assessori provinciali Gabriella Meo (Parma), Mario Magnelli (Piacenza), l'Assessore di Castelfiorentino Claudia Firenze, l'Assessore di Monteriggioni Giuliano Mariotti, il Vicensindaco e l'Assessore di Fidenza Paolo Antonini e Romualdo Borreri.
«La rete degli itinerari culturali testimonia lo sviluppo del turismo sostenibile - ha affermato Tedeschi - e rappresenta una grande opportunità economico culturale per i nostri territori e per valorizzare l’Italia di provincia. La presentazione di questi importanti poli culturali e percorsi multimediali è inoltre sintomo di come anche la tecnologia sostenga possa sostenere e dare nuovo impulso al settore turistico-culturale».
Michel Thomas-Penette ha ripercorso il cammino che ha portato il Consiglio d'Europa, dal 1987 ad oggi, “a sviluppare la rete degli gli itinerari culturali promuovendo in modo sempre più consapevole i valori quali la democrazia, la condivisione, la tolleranza, l’integrazione multiculturale.
Il lavoro svolto in questi anni, in aggiunta alla domanda crescente in merito al turismo culturale, sostenibile e dolce, ha portato ad un fenomeno che muove ogni anno circa 6 milioni di turisti, coinvolge oltre mille enti locali a livello europeo e 175 associazioni non governative."
L'incontro è proseguito il giorno 27 febbraio all'interno di un tavolo di lavoro al quale hanno partecipato i rappresentanti del GEIE "Culture Route" di Lussemburgo: Via Francigena, Rotta dei Fenici, Fondazione El Legado Andalusi, Itinerario di Saint Martin.
28 febbraio 2009 Fidenza
Estratto dal sito ufficiale dell'associazione via francigena
INFORMAZIONE DI PARMA del 27 febbraio 2009
La Via Francigena fra gli itinerari d'Europa
Via Francigena protagonista a Fidenza, dove al ridotto del Magnani sono stati presentati gli itinerari culturali del consiglio d'Europa, i percorsi reali e multimediali per una rete europea di musei e centri di documentazione.
Presenti oltre al presidente dell'associazione Europea delle Vie Francigene Massimo Tedeschi e al direttore dell'istituto europeo degli itinerari culturali Michel Thomas Penette,i sindaci di Fidenza,Giuseppe Cerri,e di Monteriggioni,Bruno Valentini, e Rita Balassini per Vercelli.
"La rete degli itinerari culturali testimonia lo sviluppo del turismo sostenibile - ha affermato Tedeschi - e rappresenta una grande opportunità economico culturale per i nostri territori. Inoltre la presentazione dei percorsi multimediali è sintomo di come anche la tecnologia sostenga lo sviluppo turistico".
Tedeschi ha infine ricordato il finanziamento ministeriale di 140mila euro e come i progetti di Fidenza, relativo al collegio dei Gesuiti, e di Monteriggioni siano in fase già avanzata di esecuzione. Michel Thomas Penette ha invece sottolineato il percorso storico che ha portato il consiglio d'Europa, dal 1987 ad oggi, a creare gli itinerari culturali.
"In quell'anno vi è stata la prima dichiarazione di Santiago de Compostela con la messa in atto di metodologie di ricerche scientifiche - ha affermato - Successivamente si è sviluppato un grande lavoro di identificazione e segnalazione degli itinerari e di formazione per l'accoglienza dei turisti". Thomas Penette ha concluso sottolineando che il numero dei paesi attraversati dagli itinerari sia attualmente di dieci, con mille enti locali e 175 associazioni non governative coinvolti per un totale di sei milioni di visitatori all'anno.
Dopo i saluti portati dal sindaco di Fidenza Giuseppe Cerri e dagli assessori al Turismo delle Provincia di Parma, Gabriella Meo, e di Piacenza, Mario Magnelli, sono stati presentati i progetti della città di Borgo San Donnino, Monteriggioni e Vercelli.
(ma. la.)
Decisamente ambigua la posizione di Fidenza e delle proprie amministrazioni nei confronti della Via Francigena. Essa, in partenza, faceva parte del pacchetto di megalomanie di Massimo Tedeschi, così come la fontana in piazza (costata un patrimonio ed ancora oggi costa tra i 50 mila e i 60 mila euro all'anno di manutenzione), così come le "torri gemelle", una delle quali miseramente abortita, lasciano figlia unica della megalomania la superstite, accompagnata oltretutto da un buco spaventoso di costi, fino al punto da ficcarci dentro a costi esorbitanti d'affitto (forse il colosseo costerebbe meno) uffici pubblici o di società partecipante al 100% dal comune. Va però detto che la Via Francigena potrebbe esere l'unico frutto partorito da cotanta megalomania (poi esportata anche a Salso con la fontana ed in parte trattenuta a Fidenza con la (presunta) classificazione del duomo a patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, a cui è poi stato aggiunto l'intero percorso della via Francigena per raggiungere tale obiettivo, forse perchè ritenuta poco credibile dagli addetti la sola prima parte. Da circa sei mesi la sede delle Vie Francigene non si trova più a Fidenza, ma a Piacenza, nel Palazzo Farnese. Ma allora "ci sono o ci fanno"? Perchè da una parte dicono certe cose e poi in gran segreto cercano di scaricare il malloppo chissà perchè curato ed ingigantito nel corso degli anni, seppure costantemente sotto il peso di spese pazze per "apparire", solo per apparire. Tanto a questa gente, che si professano atei, di vie a sfondo religioso o monumenti testimoni di storia e templi cristiani non gliene frega un accidente. Forse molto meglio pensare alle moscheee e lasciar sbraitare cantilene arabe ad altissimo volume dagli altoparlanti (sopratutto esterni) del palazzo dello sport in tempo di Ramadan, al punto da infastidire abbondantemente tutto l'afollato vicinato.
RispondiEliminaGrazie, fratello Germano, di aver ulteriormente dato voce alle mie povere corde vocali, denunciando le prediche e le lagne spaccatimpani degli imam di El Burag. Che siano poi degli islamici, sikh, induisti, buddisti, ebrei, Testimoni di Geova, ognuno contenga le sue preghiere all'interno del proprio tempio. Così si dovrebbe usare in democrazia e nel rispetto del prossimo, sentimenti che mancano totalmente presso una certa religione.
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