“Il lago dei cigni” eseguito dal
Ballet of Moscow al Teatro Magnani
Ieri sera, martedì 10 gennaio, sono stata al Teatro Magnani per assistere al balletto “Il lago dei cigni” eseguito dal Ballet of Moscow. La serata è stata piacevole, rompendo la routine di queste sere invernali e fredde.
Il nostro teatro poco si presta allo svolgimento di balletti classici per il suo piccolo palco, i ballerini non riescono a completare figure con passi di ampio respiro.
Il primo ballerino Kliachin Sergii Volodymyrovych, ragazzo molto alto, non ha potuto fare molte evoluzioni specialmente i grand jetè, con 2 salti aveva già coperto l’area del palco. E’ un bravo ballerino ma non lo si è potuto apprezzare appieno, ha fatto solo degli “spot”.
Le esibizioni con molti ballerini sono state ridotte, (ad esempio) nella brochure era riportato che nel 3° atto dovessero entrare 6 ragazze mentre in realtà erano solo 4 e già il palco era riempito con le figure eseguite. In altri momenti i ballerini si sono “armoniosamente” urtati. Bisogna dare atto che avranno provato e cercato di fare il meglio con l’area disponibile.
Si è notato che i ballerini di fila (per la maggiore) erano giovani e certi in fase di formazione, ma si comprende che in piccoli teatri con poca capienza siano mandati per fare la gavetta e testarli. Anche se il prezzo pagato dagli spettatori non era proprio modesto.
Alcune ballerine erano molto brave e a loro sono stati assegnati passi impegnativi. La cosa che ha stonato sono stati i chiacchiericci delle persone sedute nei posti posteriori che avrei preferito non udire, era meglio fossero rimaste a casa a giocare con i loro cellulari o a fare 4 chiacchere in salotto, ma la democrazia è anche questo, mi dicono.
La prima ballerina Lazebnikova Natalia è stata bravissima, veramente preparata, ha valorizzato la serata. E’ stato magico ammirarla nelle sue evoluzioni con una musica che ti faceva entrare nell’atmosfera, si poteva volare con lei. Lo spettacolo è stato arricchito da tale grazia e professionalità.
La serata è stata bella e interessante, ritengo che sia valsa la pena vederlo, un po’ di arte e cultura non fa mai male.
Roberta Taccagni
Mettere i scena "Il Lago dei Cigni" nel nostro Teatro, è, quantomeno azzardato. Un po' come se volessimo rappresentarvi L'Aida integrale. O la riduci, o non ce la puoi fare. Complimenti ai fidentini che, incuranti del freddo polare, si sono recati in Teatro.
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