La colonna
mobile del Coordinamento di Parma si è arricchita di 2 nuovi mezzi,
l’inaugurazione è avvenuta il 13 gennaio presso l’Auditorium Paganini di Parma
durante la festa del Patrono Sant’Ilario.
In collaborazione con l’azienda
Barilla è stato acquistato un autocarro e trasformato in camion frigo che va a
completare la sezione Cucina mobile di emergenza già composta dal camion Cucina e dalla cucina trasportabile per celiaci. Con questi mezzi gli interventi per
il supporto distribuzione pasti per le emergenze è completo e autonomo.
E’
stato acquistato un pulmino con fondi provenienti dall’Unione Parmense
Industriali e dai Sindacati CGIL CISL UIL. Modificato è diventato una
Segreteria Mobile d’Emergenza utilizzabile per potersi spostare nei luoghi di
intervento.
Alla cerimonia erano presenti le maggiori autorità della nostra
città, tra gli altri, il Vescovo di Parma Enrico Solmi, il Sindaco Federico Pizzarotti,
il Prefetto di Parma Dott. Giuseppe Forlani, i Dirigenti del gruppo Barilla tra
cui Virginio Luca, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, il Presidente del Coordinamento della Protezione Civile Stefano Camin.
Hanno partecipato
Volontari di molte associazioni tra cui una rappresentanza degli “Angeli
Barilla”, i 70 dipendenti che dopo il percorso formativo sono diventati
operativi in Protezione Civile.
E’ stato distribuito tè caldo per stemperare il
freddo della giornata e sono state distribuite le tipiche “scarpette” di
Sant’Ilario.
L’evento è stata l’occasione per far ammirare la Colonna Mobile
della Cucina al completo, con gli altri mezzi già donati da Barilla alla fine
del 2014. La collaborazione con l’azienda e la famiglia Barilla è sempre stata continua in questi anni,
insieme si sono creati e realizzati progetti, la loro disponibilità è sempre
instancabile.
Per le emergenze Barilla dona e rifornisce ogni genere alimentare
da portare nei campi accoglienza per aiutare le popolazioni in difficoltà,
senza limiti di quantità. Il contributo di donazioni private è indispensabile,
servirebbero altri esempi di tale generosità.
Roberta Taccagni
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