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mercoledì 8 marzo 2017

Il "gran giorno" del consiglio comunale

Dal suo privilegiato osservatorio di Castione Marchesi Germano Meletti commenta serenamente i recenti fatti che hanno impegnato il fior fiore della politica fidentina ed hanno trovato nel Consiglio Comunale del 6 marzo il momento più intenso. Il linguaggio di Germano può sembrar colorito, ma anche i contenuti non sono da meno. 
Buona lettura e, eventualmente, buon commento.
A.P.


SCENEGGIATA NAPOLETANA A FIDENZA? FORSE, MA PER APPESANTIRE INGIURIE RICEVUTE ED ALLEGGERIRE, FORSE ANNULLARE, QUELLE DI CUI SI E' RESA PROTAGONISTA LA PROPRIA PARTE POLITICA.

Che cosa squallida ed orripilante la politica, o meglio: certa politica! L'argomento che voglio affrontare è la polemica, diciamo pure la battaglia, che si è verificata in consiglio comunale a Fidenza nel tardo pomeriggio di lunedì 6 marzo.
Purtroppo i cittadini si dividono in varie parti: quelli interessati alla politica che guardano e giudicano, ma in silenzio: questi sono più o meno coloro che dicono: "Basta, non vado più a votare, mi hanno rotto le scatole tutti quanti!!!".
C'è poi chi ragiona, giudica e confronta, purtroppo una sparuta minoranza. 
C'è poi il cosiddetto "popolino", cioè chi segue ciecamente quello che dice "il partito", che naturalmente racconta le cose a proprio pro e il "popolino" assorbe come una spugna, senza mai "collegare il cervello", del resto se lo facesse non seguirebbe più così ciecamente i propri idoli. 
Per dirla in maniera guareschiana "hanno portato il cervello all'ammasso".
Di sicuro una certa classe politica vive di questo, non importa poi come si racconta la storia, se si tacciono vergognosamente i Martiri delle Foibe, scoperti casualmente quasi vent'anni dopo la fine della guerra. 
Se non ci fosse tutta questa "recita" come si spiegherebbe che ogni  amministrazione battezza la toponomastica del proprio territorio a proprio uso e consumo? Esempio: perchè troviamo quasi ovunque "Via Sette Fratelli Cervi" e quasi mai "Via Sette Fratelli Govoni" che sono praticamente la stessa storia a parti invertite? E il discorso potrebbe prolungarsi all'infinito.
La giunta di Fidenza, sindaco Massari in testa, non esula da questa recita, mi sembra di vedere un calciatore durante una partita che, quando un avversario cade vicino a lui, si preoccupa subito di alzare le mani per dire: "Ma io non ho fatto niente!!!". Per contro sarà pronto a fare la sceneggiata "da moribondo" se solo sfiorato da un avversario.
Il "calciatore" Andrea Massari vuol fare il risentito per commenti, seppur stupidi, rivolti a lui e alla sua parte, ma dimentica un blog chiamato "Piazza Fidenza", schierato dalla sua parte politica, che anonimamente "sputtanava" ignobilmente politici, elettori o semplici cittadini di parte avversa. Per questo ci furono anche delle condanne e la chiusura di quel blog, ma qui non bisogna dire!!! Acqua in bocca, per l'amor del cielo, anzi .....di Stalin. 
Bisogna però dire, sbraitando a squarciagola, di quei, comunque pochissimi, poco corretti che si sono lasciati andare a stupidi commenti, dopo i quali sono circolate voci (da verificare) che Massari sarebbe stato ricoverato grondante di sangue in conseguenza di minacciate sprangate via web, non siamo a conoscenza delle conseguenti diagnosi e prognosi.
Scherzi a parte, perché ci trovo solo da ridere, torniamo alla realtà: dopo tali presunte minacce, mi si permetta di aggiungere "da quattro soldi", Massari & amp; compagni lanciano accuse a tutta l'opposizione.
L'opposizione non gradisce e chiede di convocare un consiglio comunale monotematico per dibattere la questione. Il presidente del consiglio comunale ha venti giorni di tempo per convocare tale consiglio, convocazione che però arriva dopo cinque mesi!!!
Nel frattempo il "calciatore Massari" insiste con  la sceneggiata, facendo credere di essere stato "colpito brutalmente" e lo urla sulle varie fonti di informazione a portata di mano, allegando misfatti corredati di nomi e cognomi.
Bene, arriva l'agognato nonché desiderato "gran giorno" del consiglio comunale monotematico e cosa succede? Si alza il capogruppo del PD in consiglio comunale e solleva una pregiudiziale sulla necessità di porre il veto su nomi e circostanze, questo dopo che si è usata ad hoc l'informazione per la sceneggiata.
Praticamente come quando si giocava a flipper: introdotta la moneta, prima ancora che uscisse la palla, fosse comparsa la scritta "game over". Certo che tra pallone e flipper questa politica è un gran "giramento di palle". 
                                                                                      Germano Meletti

2 commenti:

  1. Condivido il pensiero di Germano. Però aggiungo quando il Consiglio Comunale si occuperà di cose interessanti per i cittadini? Anche l'opposizione dovrebbe curarsi di temi più importanti piuttosto che perdere tempo e dare la possibilità alla maggioranza di fare la vittima...

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  2. Può ben poco l'opposizione, più bell'esempio della sospensione voluta da un solo consigliere (capogruppo PD)contro il voler procedere da parte dell'opposizione composta da cinque elementi

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