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venerdì 25 febbraio 2022

La Bandiera Ucraina accanto a quella di Fidenza

La Bandiera Ucraina accanto a quella del Fidenza, un segno di solidarietà e vicinanza della nostra città alla tragedia che si sta consumando in quelle immense e travagliate pianure dell'Europa orientale. Questo il significato della cerimonia che ha visto lo scambio delle bandiere tra la comunità ucraina fidentina e la nostra città.


“La bandiera col tryzub, il tridente simbolo nazionale ucraino, da oggi sventola sui pennoni del Municipio, a fianco di quella italiana e di quella Europea. Una bandiera donata col cuore alla Comunità di Fidenza da cittadine e cittadini dell’Ucraina, un Paese coraggioso che da solo sta cercando di resistere all’invasione folle scatenata dal dittatore Putin. Sì, la nostra è stata una scelta forte, qualcuno dirà che coi simboli la resistenza ucraina non andrà avanti a lungo, ma credo che è dalle scelte di cuore che bisogna iniziare per fermare la pazzia”. 

Così il Sindaco Andrea Massari commenta la cerimonia che alle ore 15 si è tenuta in piazza Garibaldi, quando una delegazione istituzionale - composta da Massari, dal Vicesindaco Malvisi, dall’Assessore Frangipane, dalla Presidente del Consiglio comunale Rita Sartori – ha incontrato un gruppo di cittadini Ucraini residenti in città. 
Due gruppi avvolti dal tricolore italiano, posato sul labaro dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. 


Tanti i fidentini che si sono fatti trovare in piazza, moltissima commozione che è giunta all’acme quando Ocsana, a nome della Comunità ucraina, ha donato la bandiera al Sindaco, ricevendo a sua volta la bandiera col vessillo della Città di Fidenza. 
“Oggi siamo qui, sotto le bandiere italiana ed europea, che sventolano dal Municipio, per dire che l’integrazione può esistere e si può vivere insieme, rispettando le regole e condividendo un modello di società che protegge le persone, le famiglie, l’ambiente, che accompagna l’economia – ha detto Massari –. Desideriamo che il popolo Ucraino non si senta solo e per questo contraccambio il vostro dono affidandovi la nostra bandiera, perché possiate farla vedere in Ucraina testimoniando con essa che siamo con voi”.
“I nostri cuori sono in Ucraina perché lì ci sono amici, parenti, bambini, pezzi di intere famiglie”, spiega Ocsana, fermandosi di colpo per trattenere le lacrime nei grandi occhi azzurri. Poco prima raccontava di aver investito i risparmi di una vita per acquistare e ristrutturare un appartamento nel quale tornare, un giorno o l’altro. Ora teme che venga colpito dalle bombe russe e tutto vada in fumo. 
Europa e Nato sono le parole più ricorrenti. Si spera in un loro intervento, “ma un intervento vero, perché le sanzioni da sole non bastano. Non bastano nemmeno le armi che ci hanno mandato. Ieri i russi per tre ore hanno bombardato in modo scientifico tutti i depositi”. 
“Il nostro popolo è forte, difenderemo l’Ucraina  fino alla fine – lo dice col cuore in gola, Iulia –. Nel 2014 sono scappata dalla guerra portata dai russi per raggiungere qui mia madre. Oggi come allora viviamo le stesse cose e sogniamo l’Europa. Abbiamo bisogno dell’Unione Europea, della libertà e dell’indipendenza, le grandi parole con cui vogliamo andare avanti”. 
  



2 commenti:

  1. Giusto e toccante. Contro orrori che credevamo di non vedere più.

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  2. se magari avessero avuto la cortesia di avvisare dell'iniziativa anche i consiglieri di minoranza sarebbe stato carino

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