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giovedì 24 febbraio 2022

L'audizione del giornalista Luca Ponzi alla Commissione parlamentare di inchiesta sui minori


Link al video della

Audizione su comunità per minori


Martedì 22 Febbraio 2022 ore 13:30
Alle ore 13.30, presso l'Aula del III piano di Palazzo San Macuto, la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori ha svolto l'audizione del giornalista Luca Ponzi. 

Così Laura Cavandoli, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori, al termine dell’audizione del giornalista Rai Luca Ponzi che ha seguito l’inchiesta di Bibbiano:

"Relazioni false, minacce e intimidazioni ai genitori e nessun controllo da parte del Tribunale dei Minorenni che si limitava a ratificare gli atti dei sevizi sociali della Val d'Enza, rapporti strettissimi tra controllati e controllori: la fotografia dei fatti di Bibbiano, rappresentata oggi in audizione dal giornalista Rai Luca Ponzi, è quella di un vero e proprio sistema da cui, per le famiglie, era impossibile difendersi. 
Il sistema degli affidi va riformato per impedire il ripetersi di fatti come questi. A partire dalla possibilità delle famiglie di difendersi come in qualsiasi altro processo e dal rapporto di indipendenza che deve esserci tra i servizi sociali e le istruttorie dei tribunali sui giudizi di limitazione della responsabilità genitoriale".

 

Le reazioni sulla stampa

Caso Bibbiano, Ponzi: “Tribunale per i minori ratificava le relazioni dei servizi sociali senza approfondire” di Laura Monti

ROMA – “In tanti anni che faccio il mestiere di giornalista, da 1984, questa è una storia che mi porterò sempre dentro”. È quanto ha dichiarato oggi Luca Ponzi a proposito del caso Bibbiano, nel corso dell’audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle Attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori. 

Ponzi, fra i primi a occuparsi dei casi degli affidi dell’inchiesta Angeli e demoni, ha presentato un elenco di quelle che definisce lacune nel sistema ‘affidi’, su cui sarebbe opportuno intervenire: “Di fatto- ha detto- almeno su Bibbiano il Tribunale dei minori si è quasi sempre limitato a ratificare le relazioni dei servizi sociali senza approfondirle. In più occasioni pubbliche il presidente del Tribunale dei minori ha definito i servizi sociali ‘La mia polizia giudiziaria’, un’affermazione di una gravità abnorme. 

Senza nulla togliere agli assistenti sociali, non sono ‘sbirri’, non hanno le competenze per far indagini. Non sono stati formati per quello e non ne hanno gli strumenti, come ad esempio le intercettazioni …”.

Ad una specifica richiesta di chiarimento della deputata Veronica Giannone (FI) sul ruolo delle ctu: “Giravano sempre gli stessi- ha risposto Ponzi- Questo avviene spessissimo anche in altri ambiti ma non è una pratica condivisibile. Un ufficiale ogni tre anni viene spostato per evitare la sclerotizzazione dei rapporti”. Oltre ai legami fra alcuni giudici del Tribunale dei minori e il Centro studi Hansel e Gretel di Claudio Foti, Ponzi ha dichiarato di aver riscontrato “una forte difficoltà dei genitori di interloquire con il Tribunale dei minori: così non esiste un modo per difendersi. Spesso poi- ha aggiunto-si tratta di famiglie con difficoltà anche economiche o culturali, magari stranieri che non conoscono la normativa. Le persone fragili sono anche suscettibili di pressioni, come quel papà a cui venne detto ‘Ammetti di essere un alcolizzato e vai al Sert oppure ti levo i figli'”.

Il giornalista ha poi posto l’attenzione sul ruolo dei giudici onorari: “Dal 1 gennaio 2018 al 30 giugno 2019 nel distretto di Fidenza i servizi sociali sono stati chiamati dai giudici minorili in 28 casi. Mai in questi casi gli assistenti sociali hanno incontrato giudici togati. Non so se sia giusto così ma c’è bisogno di una riflessione: come vengono scelti i giudici onorari? Devono essere esperti in dinamiche minorili e famiglia. In un posto piccolo come Bibbiano questo comporta il pescare in un lago piccolo dove tutti i pesci si incontrano. Magari fanno parte di stesse associazioni, hanno frequentato gli stessi corsi di formazione”. Manca la “comunicazione fra uffici giudiziari”: tutte queste, per Ponzi, “sono falle di un sistema che non è in grado di tutelarsi da solo. 

Le mele marce sono ovunque ma devono essere individuate e eliminate dal sistema. Le falle di Bibbiano adesso sono visibili”. E altrove? “Sicuramente succede anche in altri contesti- ha risposto Ponzi all’onorevole Maria Teresa Bellucci (FdI)- tanto è vero che parte del materiale di Bibbiano è stato inviato ad altre procure come Salerno, Modena, Torino e molto materiale è arrivato alla procura di Reggio Emilia. Ma non so- ha concluso- a che punto sia l’indagine”.


 Margherita Grassi - Reggio on line

Al centro della testimonianza del cronista l’inchiesta che ha scosso la Val d’Enza: “A prescindere dalle responsabilità dei singoli, è stato dimostrato che è un sistema che non tutela se stesso, perché le mele marce ci sono dappertutto ma bisogna saperle trovare e isolare”

REGGIO EMILIA – La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo famigliare che accolgono minori ha ascoltato il giornalista Rai Luca Ponzi. La commissione ha lo scopo di mettere a punto un disegno di legge che riformi l’iter degli affidi di minori e sta ascoltando interlocutori che possano portare un contributo. La presidente Laura Cavandoli, deputata della Lega, ha convocato Ponzi perché, da cronista, ha seguito per la Rai il caso dei presunti affidi illeciti in val d’Enza. Ponzi ha espresso valutazioni simili a quelle riportate alla stessa commissione, a metà dicembre, dal sostituto procuratore Valentina Salvi, titolare dell’inchiesta. In primis, l’esistenza di lacune e storture nel sistema della giustizia minorile, il cui apice sono i magistrati del Tribunale per i minori.

“A quanto mi risulta sul caso val d’Enza il tribunale ha deciso sulla base di relazioni, senza approfondire. L’ex presidente ha detto più volte ‘gli assistenti sociali sono la mia polizia giudiziaria’, ma non sono sbirri, non ne hanno gli strumenti, senza nulla togliere agli assistenti sociali  che svolgono un lavoro enormemente difficile”.

Secondo Ponzi dall’inchiesta della procura di Reggio sull’Unione Val d’Enza emerge la mancanza di un ruolo di controllo, “a prescindere dalle responsabilità dei singoli, è stato dimostrato che è un sistema che non tutela se stesso, perché le mele marce ci sono dappertutto ma bisogna saperle trovare e isolare”.


PAESE SERA - Roma

Commissione d'inchiesta sulle case famiglia. Per Ponzi il Sistema-Bibbiano non è un caso isolato

“Poche ore fa in Commissione di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori, abbiamo svolto l’audizione del giornalista Luca Ponzi” è quanto dichiara la deputata Veronica Giannone (FI)” segretario della commissione Infanzia e Adolescenza e componente della commissione Giustizia, che aggiunge che “Ponzi che è stato uno dei primi ad occuparsi dell’inchiesta Angeli e demoni, oggi ha confermato quello che sostengo ormai da tempo: le lacune del sistema affidi riscontrate nel caso Bibbiano non sono delle eccezioni, ed è possibile addirittura stilare un elenco degli errori ed omissioni più frequenti, tant’è che parte del materiale di Bibbiano è stato inviato in altre procure italiane.

Il sistema affidi dunque esiste eccome e le mele marce devono essere spazzate via.

Anche sul ruolo dei Ctu Ponzi mi ha confermato che quantomeno nel caso Bibbiano, giravano sempre gli stessi consulenti e per i genitori era impossibile comunicare direttamente con il Tribunale dei Minori, impossibile pertanto difendersi correttamente e fare arrivare ai giudici la verità!”.

Gazzetta di Parma 24.02.2022

Bibbiano «I regali e le letterine del Natale 2018 dei genitori ai propri figli allontanati, sottratti e nascosti ai bambini dagli assistenti sociali di Bibbiano per recidere il legame con le famiglie di origine riempivano una stanza nei locali della struttura ''La Cura'' a Bibbiano.
Nell’audizione in Commissione, ho chiesto al giornalista Rai Luca Ponzi che ha girato le immagini di quella stanza se gli risultasse fossero stati restituiti. La risposta è stata negativa. Nel caso saremmo di fronte a una sottrazione indebita: al netto delle eventuali implicazioni penali, tutto deve essere restituito al più presto».
Così Laura Cavandoli (Lega), presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori, al termine dell’audizione del giornalista Rai Luca Ponzi che ha seguito l'inchiesta.
«Relazioni false, minacce e intimidazioni ai genitori e nessun controllo da parte d el Tribunale dei Minorenni che si limitava a ratificare gli atti dei sevizi sociali della Val d'Enza, rapporti strettissimi tra controllati e controllori: la fotografia dei fatti di Bibbiano, rappresentata in audizione dal giornalista Rai Luca Ponzi, è quella di un vero e proprio sistema da cui, per le famiglie, era impossibile difendersi.
Il sistema degli affidi va riformato per impedire il ripetersi di fatti come questi. 
A partire dalla possibilità delle famiglie di difendersi come in qualsiasi altro processo e dal rapporto di indipendenza che deve esserci tra i servizi sociali e le istruttorie dei tribunali sui giudizi di limitazione della responsabilità genitoriale», ha commentato ancora la Cavandoli.
r. c.


5 commenti:

  1. Complimenti. Ecco un bravo giornalista.

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  2. In prima linea, metterci la faccia, far cambiare le cose, non è solo fare il giornalista, non è solo un mestiere. Lui, Luca Ponzi.

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  3. Bravo Luca, Hai fatto il lavoro che hai scelto di fare, In questo caso,
    rendere il servizio di individuare, e denunciare le criticità
    nell'affido dei minori bisognosi di assistenza famigliare. "Bibbiano" .
    Ora noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte., e far sentire la
    nostra voce se serve. Seguire i lavori della commissione parlamentare e
    l'iter della legge di riparazione, delle ingiustizie che subiscono le
    famiglie che debbono affrontare questi problemi. Luca il Tuo lavoro non
    è terminato, certo della tua professionalità, Ti auguro buon lavoro e
    solidarietà per le difficoltà che dovrai superare.
    L'Anonimo di Borgo

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  4. Vedere i suoi reportages nei TG, la "presenza viva" del cronista, sentire la cadenza innata del nostro dialetto: per noi antichi e lontani è motivo di orgoglio. Quel tipo di educazione che veniva dall'esempio, dalla conoscenza, è una radice indelebile.

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