Esultarono i fedeli di Siccomonte e i borghigiani nel marzo 1566 nell'apprendere che il loro arciprete era stato fatto Cardinale di Santa Romana Chiesa. Esultarono per orgoglio di campanile e per speranza di essere sollevati dall'inutile balzello legato al suo canonicato, persa la speranza rimase il malriposto orgoglio.
Ci racconta il tutto e meglio la cronaca manoscritta del "Sig. Tenente Tanislao Ferloni, già Droghiere in questa città di San Donnino" e ricopiate il 6 ottobre 1839 da Angelo Riccardi, pure lui nostro concittadino.
Riccardi aggiunge che il Ferloni, vissuto nel secolo precedente, il XVIII°, le aveva "attinte anch'esso dagli antichi scritti di Valerio Brioschi, Ascanio Fagioli e dal dottore Canonico Prevosto D. Vittorio Pincolini".
In poche parole due secoli di storiografia tutta borghigiana, se non nei fatti, negli scritti e nei riscritti.
Ma torniamo al manoscritto dal titolo "Don. Gio. Fachinetti Canonico di questa nostra Cattedrale fatto Pontefice" che qui sotto abbiamo a nostra volta "riscritto":
D. Gio. Fachinetti che era arciprete di Siccomonte e contemporaneamente, secondo l’uso di quel tempo, era Canonico di questa cattedrale col titolo e beneficio di S. Donnino (1) portossi a Roma e dopo alcuni anni fu creato Cardinale col titolo Santi Quattro, il quale benché Cardinale non rinunciò di ricevere ancora il canonicato e benefizio di S. Donnino.
Morto che fu papa Urbano 7° alli 27 8bre 1591 li cardinali si uniscono in Conclave e dopo di aver fatto le solite preci fu dato principio allo scrutinio, per cui il Card. Fachinetti tosto ebbe 23 voti in favore e d’altri che ne ebbero li voti egli ne fu il maggiore.
Quantunque il partito del re di Spagna non s’interessasse per il Car. Santi Quattro, quando vide che il partito di questo era il più forte gli fereno il favore gli medesimi Spagnoli per cui il Card. Sforza vedendo che le cose si mettevano bene alli 29 di 8bre di buon mattino impegnò il Card. Mendoza, e condottolo anch’esso cogli altri Cardinali alla Camera del Card. Fachinetti di Santi Quattro, il quale venne condotto nella Capella Paolina dove lo elessero dopo due giorni di Conclave in Pontefice: il quale poneva il nome di Innocenzo IX Papa alli 29 8bre 1591 in età di 63 anni e dopo due soli mesi pontificato morì alli 30 10bre 1591.
Fu personaggio di molta letteratura, e di sperimentata bontà, il quale da papi suoi antecessori aveva avuto degli impieghi onorevoli, e la nunziatura alla corte dell’imperatore.
(1) Questo canonicato ha avuto il titolo di s. Donnino ne’ tempi posteriori al detto Fachinetti ed allora non ne aveva alcuno.
Questa succinta prosa poco ci dice delle intensa attività del Facchinetti e una visita alla pagina della Treccani può esaurire abbondantemente la nostra curiosità, qualcosa tuttavia occorre sottolineare del suo breve ma intenso pontificato durante il quale:
"Non cedette il passo l'attività inquisitoriale del tribunale del S. Uffizio che Innocenzo IX presiedeva il giovedì, dopo averne fatto a lungo parte come consultore e poi membro. Tra le sette "giustizie" eseguite nei due mesi del suo pontificato cinque derivavano da accuse di eresia e apostasia dalle quali i condannati non riuscirono a scampare neppure con l'abiura."
Non sapevo. Grazie, Ambrogio!
RispondiEliminaAggiungiamo un' altra perla storica alla collana con cui Ambrogio ci arricchisce da tempo sulla memoria del nostro passato. Grazie!
RispondiEliminaNon ho letto però riferimenti precisi alle nostre terre (Siccomonte e Borgo S. D.) nei tanti luoghi citati dall'Enciclopedia Treccani sul passaggio di Don Fachinetti, se non un cenno a Parma e ad Alessandro Farnese. Peccato.