Il 9 giugno 1927 erano passati solo quattro anni da quando Borgo San Donnino aveva compiuto il millennio. Infatti, nel lontano 923 alcune case attorno ad una chiesa legata al nome di un martire, San Donnino, presero ufficialmente il nome di "Borgo San Donnino".
Autorevole madrina dell'evento l'Imperatrice Ageltrude, «olim imperatri(s) Deo devota ancilla Christi», immaginata nel comendio storico di un cronista fidentino "all'ombra dei salici piangenti di S. Nicomede" intenta a dettare quello che gli storici, per comodità, indicano come il suo terzo testamento.
Ma questo poco contava quando, 98 anni fa, il 9 giugno 1927, la nostra città ripudiava il proprio nome di Borgo san Donnino e assumeva quello di Fidenza, il Re, infatti, aveva appena firmato il decreto così tanto atteso.
Il regime allora imperante mai fu così popolare da noi, tornavamo ad essere dopo 2000 e più anni una "città imperiale" pronta ad assumere il suo posto nel mondo nell'opera di "civilizzazione" che il regime fascista si apprestava a esportare in Abissinia!
Il cambiamento da Borgo San Donnino a Fidenza fu festeggiato domenica 12 giugno con una grande manifestazione sportiva, organizzata dalla legione di camice nere Taro e l’Istituto L.u.c.e. inviò da Roma un operatore per girare un film.
L'Onorevole Remo Ranieri e il Podestà Cav. Nino Censi comunicavano ai cittadini quel nome "glorioso di Fidenza che sarebbe stato per tutti portatore di un migliore avvenire" mentre il Dott. Nullo Musini sul numero unico si preoccupava di compendiare a suo modo le vicende storiche dell'antica Julia-Fidentia di romanissima memoria.
Oggi la cronaca locale è distratta e di tutto questo non c'è nulla, altre notizie sono certamente più attuali e più foriere di futuro, si parla infatti di vandalismi e schiamazzi ai Terragli, durante le notti!
Ambrogio Ponzi
Concordo totalmente!! Niente su questa importante ricorrenza.
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