Riporto nella sua integralità questo scritto di Franco Bifani, che ho corredato di immagini e da due note per gli illetterati come "io sono e fui". Ricco di citazioni, talvolta l'autore è richiamato col solo nome a rimarcare una vicinanza che alla fine ha voluto estendere ad alcuno di noi.
Solitudine ed indifferenza
Non sum qui fueram: periit pars maxima nostri; hoc quoque quod superest languor et horror habent. (Vedi nota 1)
L'indifferenza morale
è una malattia perniciosa, cronica, endemica e maligna; ed è anche molto
contagiosa, dato che trova terreno fertile nella maggioranza degli esseri umani,
od almeno tali, all'apparenza. Chi diviene indifferente, ha scavato una fossa
per sé ed un solco che lo divide dal prossimo suo.