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mercoledì 6 aprile 2011

Le memorie storiche di Fidenza: ipotesi di un museo

Il prof. Romano Artusi, a destra il prof. Guglielmo Ponzi e, a sinistra. la dott.a Manuela Catarsi 

L'archeologa Manuela Catarsi sovrintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna ha tenuto la conferenza a chiusura del corso accademico di Storia dell'Arte. L'argomento, trattato in modo magistrale, titolava "Fidenza e Parma: città romane a confronto".

Dopo il saluto del prof. Romano Artusi, rettore della locale Università Università della Terza Età (UNITRE), l prof- Guglielmo Ponzi ha introdotto brevemente il relatore che poi ha intrattenuto un pubblico, attento ed “attempato”, che alla fine ha tributato un lungo e meritato applauso.

Arduo è ripercorrere in poche righe le due ore dell'intera conferenza che alla fine è stata anche l'ufficializzazione di un percorso in atto che porterà all'istituzione presso la nostra città di un museo che raccoglierà tutto il materiale archeologico raccolto a Fidenza e dintorni attualmente stoccato negli scantinati del museo archeologico di Parma.
Si tratta di reperti di estremo interesse che coprono un millennio di storia della nostra città partendo dagli insediamenti preceltici per concludersi con la rinascita della città come Borgo San Donnino. Alcuni di questi reperti non hanno riscontro in altre parti della provincia, questo indica un percorso entro certi limiti autonomo tra le due parti della provincia stessa separate dal fiume Taro.
Ritornando all'ipotesi del museo archeologico si può dire che verrà con ogni probabilità localizzato nell'ala del Palazzo delle Orsoline che prospetta su Via Andrea Costa.

Il pubblico

Resti di pavimentazione a mosaico  di Piazza Matteotti

Testa virile in argilla di Via Cornini Malpeli
Tabula patronatus di Campore


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