La casa a Bandera di Vernasca |
Joseph Cahalane: stocker, POW poi amico
Joseph Cahalane era un marinaio del sottomarino inglese Oswald catturato insieme al restante equipaggio il 1 agosto del 1940, al largo di Capo Spartivento. Sbarcato poi a Taranto fu internato prima nell'isola di Poveglia (Venezia) e, nell'ottobre 1940, a Sulmona, Nell'aprile del 1941 fu trasferito a Rezzanello nel piacentino per finire, nel marzo del 1943 al Campo 49 a Fontanellato dove si trovava alla data dell'armistizio proclamato dal Governo Badoglio l'otto settembre del '43. Evaso insieme agli altri prigionieri, dalle campagne della bassa si diresse verso le prime colline nel piacentino dove, a Bandera di Vernasca, fu aiutato dalla famiglia delle sorelle Vajenti e la sua vita si incrociò con la mia. Finita la guerra Joseph tornò in Irlanda, suo paese. Morì relativamente giovane a 58 anni nel 1972. Quest'ultima informazione mi viene dal figlio di Joseph, Barry, con il quale sono recentemente venuto in contatto dopo una lunga ricerca resa difficile dal fatto che di Joseph non conoscevo che il nome (Giuseppe) e sapevo solo che era un irlandese evaso dal campo di Fontanellato aiutato dalla mia famiglia. Per qualche giorno, da domani, Barry sarà in Italia e ripercorreremo insieme quegli anni e quei luoghi.
Ma ecco come, con maggior dettaglio, è iniziata la storia di Joseph in Italia.
Oswald era un sottomarino tolto dalla riserva ed mandato ad operare nel Mediterraneo durante la seconda guerra mondiale. Non era il meglio, male equipaggiato, antiquato e con difetti meccanici particolarmente nelle gallerie di uscita a poppa. Al sottomarino Oswald erano state apportate modifiche per renderlo più governabile senza tuttavia ottenere i risultati sperati.
Nella notte del 1 agosto 1940 l'Oswald era in superficie al largo di Capo Spartivento per ricaricare le batterie ed effettuare manutenzioni di routine quando fu notato dall'intercettatore italiano Ugolino Vivaldi. Quando i marinai dell'Oswald si accorsero della presenza del Vivaldi questi stava chiudendo rapidamente e nessun sottomarino avrebbe potuto immergersi per evitarlo in tempo. Procedendo a più di venti nodi il Vivaldi speronò l'Oswald e lo travolse.
Il sottomarino era fatalmente ferito e il Comandante Frase dette l'ordine "abandon ship" (abbandonare la nave). I cinquantacinque marinai si trovarono in acqua e furono raccolti dalla nave attaccante, tre di essi non sopravvissero. I superstiti dopo essere stati medicati furono internati in campi di prigionia italiani.
Alla fine della guerra il Comandante Inglese David Fraser e altri due ufficiali furono processati dalla corte marziale per la parte avuta nell'incidente, ma questo c'entra poco con la nostra storia.
L'intercettatore Ugolino Vivaldi |
Il sottomarino Oswald |
Marinai del sottomarino Oswald a bordo dell'intercettatore italiano Ugolino Vivaldi.
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"Home by Christmas" è il titolo di un libro di Ian English dedicato a quei 600 prigionieri di guerra che evasero dal campo PG49 di Fontanellato l'otto settembre 1943.
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