La Porta di San Michele più recente era posizionata dopo il Convento dei Gesuiti e qui la ricordiamo da una foto del 1938 prima d essere abbattuta per far posto a nulla. |
La Porta di San Donnino |
Il fatto è riportato nella "Storia di Fidenza" di don Amos Aimi e Aldo Copelli sulla base delle carte conservate nell'Archivio di Stato di Parma.
Nello stesso anno dall'altra parte della città si trovava la Porta di san Michele, il Connestabile in questo caso era un certo Giovanni Luchino Calzacarari da Pavia.
Con il documento, datato 24 novembre 1460, Francesco Sforza concede al connestabile della porta di San Michele di Fidenza Giovanni Luchino Calzacarari da Pavia e da suo figlio Giovanni Tommaso licenza di dodici giorni senza ritenuta di stipendio.
Con il documento, datato 24 novembre 1460, Francesco Sforza concede al connestabile della porta di San Michele di Fidenza Giovanni Luchino Calzacarari da Pavia e da suo figlio Giovanni Tommaso licenza di dodici giorni senza ritenuta di stipendio.
Devo questa notizia all'amico Umberto Battini per anni sagrista del nostro Duomo e suo affezionato estimatore. Ecco il testo della disposizione ducale :
La vera porta di San Michele, non credo fosse quella della fotografia. E' quella rappresentata in due affreschi nel Castello di San Secondo (salone) dove sono rappresentate le porte San Michele e Porta Salvaterra (ora ridotta a base dello scalone delle Orsoline ma evidente nel piano interrato). L'affresco rappresenta la presa dei Rossi del Borgo San Donnino.
RispondiEliminaE' senz'altro così. La porta della foto è successiva alla costruzione del collegio dei Gesuiti. Ricordavo nella didascalia alla foto solo il fatto della sua demolizione.
RispondiEliminaVedi anche http://lucecolore.blogspot.com/2011/04/borgo-san-donnino-alla-fine-medioevo.html