giovedì 3 maggio 2012

Rinasce il Ducato di Parma e Piacenza


Il decreto «salva Italia» prevede che le Province (ultimati i mandati in corso) siano declassate a enti di secondo livello. Abolizione delle giunte, Consigli Provinciali eletti dai consigli comunali, drastica riduzione delle competenze. E' previsto l'accorpamento delle provincie.
Il Corriere della Sera dedica all'argomento un articolo "Province accorpate, il rebus delle rivalità" e riporta l'ipotesi di accorpamento delle provincie di Parma e di Piacenza in un unica entità provinciale. 
L'ipotesi viene bollata come "impossibile" e ne spiega alcune delle ragioni:
"Un altro «matrimonio» impossibile sarebbe quello di Piacenza (290 mila abitanti) con Parma (442 mila). Furono assieme, per tre secoli, ma i parmigiani dicevano «Ducato di Parma e Piacenza (che anche se non c'è facciamo senza)». A Parma hanno sempre guardato verso Parigi, nobilitati dalla Certosa di Stendhal, a Piacenza (in provincia è nato Pier Luigi Bersani, segretario pd) si son sempre sentiti più lombardi che emiliani."
Se la cosa andasse in porto e il "matrimonio" impossibile si realizzasse l'antico Ducato di Parma e Piacenza ritornerebbe nella veste burocratica di Provincia. Fidenza verrebbe a collocarsi in posizione geograficamente centrale ma perderà il titolo di "secondo comune della provincia". Il resto è tutto da giocare: sarà l'occasione per Fidenza di smarcarsi politicamente dalle attuali tutele o, sempre politicamente, conterà ancor meno? Sarà tentata di riprendere il nome di Borgo San Donnino in un clima di revival  storico?  E se il nuovo Duca fosse proprio un fidentino come è successo in Provincia? E se fosse l'occasione per riprendere il progetto Lunezia? 

Per ripassare brevemente la storia del Ducato ecco un link:

Stemma del Ducato di Parma e Piacenza

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