giovedì 7 giugno 2012

Terremoto: come portarselo a casa

" lo sfruttamento della pressione di un fluido, in genere acqua, per creare e poi propagare una frattura in uno strato roccioso. La fratturazione, detta in inglese frack job, viene iniziata da una trivellazione eseguita in una formazione di rocce petrolifere, per aumentare l'estrazione e il tasso di recupero del petrolio e del gas naturale contenuti nel giacimento."  Read more: http://eclissidelmondo.blogspot.com


Il nostro caso

Nel post precedente titolato "Terremoto in Emilia Romagna: articolo inquietante" avevamo proposto un articolo che argomentava collegando il recente terremoto con le operazioni di ricerca effettuate nel sottosuolo nell'area interessata dai fenomeni sismici utilizzando. Ora mi giunge un comunicato altrettanto inquietante che ha come oggetto "impianto pilota per l'iniezione di CO2 tra Cortemaggiore e Besenzone" che riportiamo più sotto. Il comunicato mi è pervenuto dall'attenta sezione di Fiorenzuola d'Arda di Italia Nostra. Questa volta l'area è molto vicina, si trova infatti in provincia di Piacenza tra Cortemaggiore e Besenzone. Il comunicato stampa è del 14 aprile 2012 ed espone principalmente i rischi connessi all'impianto pilota per l'iniezione di CO2, più specifico invece sul rischio di innestare fenomeni di natura sismiche è il secondo documento del  1 giugno 2012 che qui riproduciamo.







Fiorenzuola d'Arda (Pc), 14.04.2012
Sezione di Fiorenzuola e Valdarda
c.p. 114 – 29017 Fiorenzuola d'Arda
fiorenzuoladarda@italianostra.org




Alla stampa

Oggetto:  impianto pilota per l'iniezione di CO2 tra Cortemaggiore e Besenzone

Concluso con la firma del protocollo l'iter autorizzativo per la realizzazione del progetto denominato “Impianto pilota di iniezione CO2 – Concessione Cortemaggiore Stoccaggio” * che prevede la perforazione di un pozzo iniettore denominato “Corte 157 dir” *, dovrebbero quindi essere definiti tutti gli aspetti dell'operazione.
Le scriventi associazioni (Italia Nostra Valdarda e Pro Natura Valdarda) chiedono pertanto, tra chiarimenti:
  1. se, come stabilito nelle prescrizioni contenute nel decreto di compatibilità ambientale (VIA) del progetto emesso dal Ministero dell'Ambiente (di concerto con il Ministero dei Beni Culturali) il 15 aprile 2011, Stogit – “ in aggiunta a quanto già proposto “ - ha posto in essere o ha in corso in accordo con Arpa un “sistema di monitoraggio che consenta di valutare le eventuali modifiche o alterazioni chimico-fisiche della matrice acqua” [ C.4)]
  2. se Stogit ha provveduto o ha in corso la predisposizione di una “dettagliata descrizione delle misure protettive da porre in essere nel caso di fuoriuscita di C02”, anche con particolare attenzione al “rischio di interazione tra la CO2 iniettata nel giacimento ed i materiali dei pozzi esistenti (in particolare del pozzo di monitoraggio CM 47 ubicato all'interno del centro abitato di Besenzone)” (sempre come richiesto nelle prescrizioni contenute nel decreto Min. Ambiente di cui sopra) [C.11)]
Le nostre domande non sono retoriche, perché queste ed altre prescrizioni sono state dettate anche in considerazione del fatto che l'iniezione e il confinamento dell'anidride carbonica nel sottosuolo non sono esenti da possibili fuoriuscite. Perché circa un anno fa, nel gennaio 2011, un giornale canadese ha riferito che uno studio commissionato da un gruppo di agricoltori aveva scoperto che uno dei più grandi progetti di CCS (cattura e confinamento nel sottosuolo di CO2), gestito da Cernovus (un gigante dell'energia) perdeva carbonio. Gli agricoltori della zona (Sakatchewan) si era accorti che qualcosa non andava perché dal sottosuolo emergeva schiuma mista ad acqua e il bestiame soffriva e moriva. La quantità di anidride carbonica che era stata confinata in questa zona era di circa 13 milioni di tonnellate, una quantità non paragonabile a quella più modesta circa 24 mila tonnellate che verrà iniettata tra Cortemaggiore e Besenzone su una superficie comunque più ristretta

Sta di fatto che su questa tecnologia sperimentate di cattura e confinamento della CO2 nel sottosuolo (CCS) anche in Germania serpeggia più di qualche dubbio se lo scorso settembre un ramo del Parlamento tedesco, il Bundesrat, ha respinto un progetto che prevedeva l'utilizzo su larga scala di questa tecnologia e la realizzazione di ulteriori impianti pilota per la sperimentazione di questa tecnologia
oppure
www.aduc.it/.../germania+no+regioni+allo+stoccaggio+sotterraneo+d...Copia cache ]

Inoltre
  1. Restando nel campo di possibili alterazione delle acque, visto che sempre nelle prescrizioni al decreto ministeriale (VIA) si richiama come “impatto ambientale di una certa rilevanza la possibile contaminazione delle risorse idriche sotterranee” durante la fase di perforazione e allestimento del pozzo Corte 157dir, chiediamo se la società in questione (ossia Stogit) in accordo con Arpa e con gli entri locali interessati (ossia i Comuni) ha implimentato il relativo sistema di monitoraggio [prescriz. D.1)]
  2. la fase di perforazione del nuovo pozzo avverrà in continuativo sia in periodo diurno che notturno” . Sempre sulla base delle suddette prescrizioni chiediamo se Stogit ha gia predisposto un “adeguato piano di monitoraggio acustico che consenta di valutare l'efficacia dei presidi utilizzati per l'abbattimento del rumore”. Tra l'altro va ricordato che (come si legge nel medesimo decreto) la “società proponente ha avanzato richiesta di deroga dei limiti di soglia acustica per l'attività giornaliera di peforazione” [D.2)]
Distinti saluti

p. Italia Nostra – sez. Fiorenzuola e Valdarda
e Pro Natura Valdarda
(Luigi Ragazzi)

  • denominazioni e quanto tra virgolette preso dal testo del decreto di VIA del Min. Ambiente
(n. 163 del 15.4.2011)
[ minambiente.it/.../menu.html?...VIA_.html%7CDecreti_VIA...2011
oppure
94.86.40.85/export/.../Decreti_VIA/2011/decreto_15_04_11_163.pd... ]

  1. www.zeroemission.eu/portal/news/channelname/Emissioni/.../12079Copia cache
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Giovedì, 21 Aprile 2011 | Emissioni ... E' quanto si legge nel decreto di Via


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