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mercoledì 17 ottobre 2012

Borgonovo due



Nella piazza delle stazione lentamente affiora dal nuovo selciato la pianta di Borgo San Donnino, alla fine avremo la Fidenza da calpestare. Nell'attesa, approfittando di una giornata di sole, niente di meglio di una passeggiata, andata e ritorno, nel budello nascosto tra i "Nuovi Terragli" . 


Fiocco azzurro nel Nuovi Terragli, finalmente un contattore.
Anche nel deserto più desolato ci sono segni di vita
.

"Il mattone è la tua banca" proclama beffardo il cartello .
Cogliendo la battuta abbiamo zoomato l'immagine, vedi sotto.



2 commenti:

  1. Micidiale, Brogiu. Ci sono andata l'altro ieri; mè scardeva 'd fughèr in un attacco di claustrofobia. Tra le altre cose, scusate la pedanterìa linguistica(mo l'é èl me mèstêr), mi urta la parola "Terragli" sin da quando l'ho sentita la prima volta alcuni anni fà, in occasione del cunžübiämênt di quella zona, in quanto l'italiano di "trâj" è "terrapieno", mentre "terraglio" ha più il significato di "terrazza". O si parla e si scrive in italiano o si parla e si scrive in dialetto. Mîa fèr-sö di mästüròtt.

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  2. Nel latino medioevale il termine "terraleum" indicava un terrapieno formato con materiale di scavo dei fossati o un argine. E' opinione consolidata che i nostri "trâj" abbiano questa origine, se poi si siano formati nel periodo della costruzione delle cinta muraria farnesiana o, immediatamente dopo, con l'abbattimento della cinta stessa si può avere diversa opinione. Convengo che la volgarizzazione italiana della parola "trâj" con "terraglio" ne riduce l'espressività.

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